PANCLASTITI
. Con questo nome sono conosciuti degli esplosivi, di cui alcuni molto potenti, costituiti da un miscuglio intimo di due o più sostanze liquide. Di queste, alcune devono essere fortemente ossidanti, e altre devono contenere forti proporzioni di sostanze ossidabili. I liquidi delle due classi si mescolano fra di loro solo al momento dell'impiego immediato. Questi esplosivi sono stati proposti dal Turpin nel 1881. Fra questi miscugli citiamo: quello di perossido di azoto con solfuro di carbonio, oppure di perossido di azoto con nitrobenzolo. Sono molto delicati nell'impiego per la loro sensibilità all'urto e detonano per azione degli ordinarî inneschi primarî e secondarî usati per il tritolo, acido picrico ecc.
Hanno avuto larga applicazione nella guerra mondiale durante la quale vennero impiegate formule costituite da perossido di azoto e mononitrobenzolo, oppure idrocarburi saturi. In Francia si arrivò a produrne fino a 50 tonn. al giorno, caricando in apposite bombe da aeroplano, in compartimenti separati, i due componenti che si mescolavano per rovesciamento al momento del lancio della bomba.
Una classe di dirompenti simili alle panclastiti erano già stati ottenuti da Sprengel fino dal 1871 mescolando però sostanze solide a sostanze liquide, ad es.: clorato potassico e nitrobenzolo, oppure acido picrico e acido nitrico, oppure mononitrobenzolo e acido nitrico. Questo tipo, potente come una dinamite N.1, fu chiamato "ellhofite". Teoricamente si può sostituire il perossido di azoto nelle panclastiti con il tetranitrometano, pericoloso però per la poca stabilità del composto.