PANDIOS (Πάνδιος; in Teofrasto )
Scultore greco. In una base marmorea da Atene vi è la firma di P. (Kirchner, Pros. Att., 14325), che è probabilmente da identificarsi col Pandeios che, secondo Teofrasto (Hist. plant., ix, 13, 4), mentre lavorava al santuario di Atena Alèa a Tegea, mangiando un frutto velenoso perse la conoscenza. La base sosteneva la statua di Filarete, figlio di Filocare, ed è circa del 350 a. C. Ignoti il patronimico e l'etnico, forse era ateniese (Kirchner, 11574-75).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, Stoccarda 1889, I, 424; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1617; E. Loewy, I.G.B., 68 a; I.G., II, 1394, (II-III2, 4024); M. Bieber, in Thieme-Becker, XXVI, 1932, p. 191; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1949, c. 519, s. v.