• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ANGUILLARA, Pandolfo

di Ludovico Gatto - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
  • Condividi

ANGUILLARA, Pandolfo

Ludovico Gatto

Nacque dal conte Pandolfo dell'Anguillara, ardente ghibellino, nella prima metà del XIII secolo, ma, contrariamente al padre, fu guelfo e accanito avversario della sempre crescente potenza di Pietro di Vico. Come il padre aveva incarnato l'anima della riscossa ghibellina nella Tuscia, così egli raccolse intorno a sé le forze guelfe del Patrimonio ed ebbe una parte assai notevole nel rafforzamento del dominio pontificio nel Lazio e nell'Umbria e nella preparazione della conquista del Regno da parte di Carlo d'Angiò.

Già nel 1260 si distinse, accanto agli Orvietani e ai conti di Santa Fiora, in fortunate azioni militari dirette contro Todi e Foligno, allora ribelli alla Chiesa. Quando poi nel marzo del 1264 Urbano IV bandì la crociata contro Pietro di Vico, che, appoggiato da truppe di Manfredi, minacciava le località guelfe del Lazio, l'A., che aveva sposato una sorella del cardinale Matteo Rosso Orsini, Giovanna, si unì alle forze romane e ai contingenti guidati dall'inviato di Carlo d'Angiò, Giacomo di Cantelmo. Nel maggio le forze guelfe, su iniziativa dell'A. e con l'appoggio di una rivolta popolare, rioccuparono Sutri, di cui Pietro di Vico s'era impossessato con un colpo di mano, e quindi assediarono il capo ghibellino, nella sua stessa rocca di Vico. Ma i Romani abbandonarono l'assedio nel giugno, proprio mentre i ghibellini stavano per cedere, permettendo in tal modo a Pietro di Vico di uscire di nuovo con i suoi fedeli e di unirsi a forze inviate in suo soccorso da Manfredi. L'A. fu così assalito dai ghibellini mentre si trovava accampato nei pressi di Vetralla e, battuto, fu fatto prigioniero. Vanamente il pontefice e il cardinale Matteo Rosso Orsini si adoperarono per ottenerne la liberazione. Ad essa Pietro di Vico acconsentì solo dopo che, nel giugno del 1265, giunto a Roma lo stesso Carlo d'Angiò, egli si fu sottomesso a Urbano IV. Né l'A. riuscì a ottenere dal successore di questo, Clemente IV, il risarcimento dei danni patiti nell'interesse della Chiesa. Ciononostante egli rimase fedele al partito guelfo Alla fine dell'aprile 1268, infatti, l'A. fu tra quei capitani di Carlo d'Angiò che invano tentarono di impedire l'entrata di Corradino a Roma.

Nel 1274 e nel 1275 l'A. fu eletto podestà del Comune di Viterbo, promuovendovi la lotta contro gli eretici (con atto del 7 genn. 1274) e la pacificazione degli animi. Due lapidi conservate nel museo comunale di Viterbo, ambedue del 1275, ricordano l'opera da lui in questo senso prodigata (Sora, pp. 415 s.).

Dieci anni dopo lo si ritrova tra i difensori del suo vecchio amico, il conte di Santa Fiora, che disputava a Guido di Monfort - colui che uccise a Viterbo Enrico d'Inghilterra - l'eredità di Ildebrandino di Santa Fiora (il "Comes Rubeus"), suocero del Monfort e parente del conte di Santa Fiora stesso.

Tale atteggiamento aperto e coraggioso, fruttò all'A. l'elezione, appoggiata dal partito ghibellino, alla podesteria di Orvieto (15 ott. 1284). Tuttavia i dissidi e le contese tra ghibellini e guelfi gli impedirono di assumere effettivamente la carica di podestà. Da quell'anno non si hanno altre notizie dell'A., morto tra il 1291 e il 1294, forse nel 1293. Infatti il presunto testamento, con la data 14 apr. 1321, è una falsificazione fabbricata dal famigerato Ceccarelli nel sec. XVI per lucro, come, nel suo saggio (p. 419, nota), ricordò la Sora.

Fonti e Bibl.: C. Calisse, I Prefetti di Vico, in Arch. d. soc. romana di storia patria, X(1987), pp. 32, 34, 37, 44; V. Sora, I conti di Anguillara, ibid., XXIX(1906), pp. 410-20;E. Jordan, Les origines de la domination angevine en Italie, Paris 1909, pp. 510 s.; D. Waley, Medieval Orvieto, Cambridge 1952, p. 56.

Vedi anche
Carlo I d'Angiò re di Sicilia Carlo I d'Angiò re di Sicilia. - Figlio (n. 1226 - m. Foggia 1285) di Luigi VIII di Francia, ebbe la contea d'Anjou e del Maine. Ottenuta la Provenza, per il matrimonio con l'erede Beatrice di Provenza (1246), acquistò nel 1258 la contea di Ventimiglia, cui poté poi aggiungere Cuneo (1259) e altre terre ... Ghibellini Sostenitori della fazione tedesca capeggiata dagli Hohenstaufen, signori di Waibling (da cui il nome) e duchi di Svevia, in contrapposizione ai Guelfi. pace In senso stretto, la condizione contraria allo stato di guerra, con riferimento a nazioni, che, regolando i propri rapporti reciproci secondo comuni accordi senza atti di forza, possono attendere al normale sviluppo della loro vita economica, sociale, culturale. ● In diritto internazionale, gli atti ... cardinale Titolo di alta dignità ecclesiastica. Storicamente, i cardinale sono i più importanti e stretti collaboratori del pontefice. ● La nomina dei cardinale spetta esclusivamente al pontefice e la sua scelta deve cadere su uomini che siano già stati nominati sacerdoti e che eccellano per dottrina, moralità, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali