Panjab
Regione storica del subcontinente indiano nordoccidentale, corrispondente alla pianura del fiume Indo medio e dei suoi principali affluenti e subaffluenti di sinistra. Fu una delle principali aree di sviluppo della civiltà dell’Indo e meta delle migrazioni ariane alla metà del 2° millennio a.C.; nel 326 a.C. Alessandro Magno penetrò nella regione da nord e la incluse nel suo impero ma, alla disgregazione di questo, l’area entrò a far parte dell’impero Maurya. La penetrazione musulmana fu opera inizialmente, e in modo marginale, degli arabi intorno all’8° sec., e poi soprattutto dei turchi fino al 13° secolo, senza che tuttavia venisse soffocato il substrato indù della regione. Con l’impero Mughal, nel 16° sec., il P. raggiunse un periodo di relativa pace e di prosperità, ma alla sua disgregazione, nella seconda metà del 18° sec., acquisirono un potere crescente gli appartenenti alla setta religiosa dei sikh, che si proponevano di contrastare e superare l’influsso islamico; dopo la sconfitta dei sikh da parte degli inglesi nel 1849 il P. divenne una regione dell’impero britannico. Con la decolonizzazione il P. fu spartito nel 1947 fra Unione Indiana e Pakistan e il P. indiano fu in seguito suddiviso in due Stati, Haryana e P. (1966); i sikh, divisi fra i due Stati, e poi concentrati a forza nel P. indiano, svilupparono un movimento indipendentista che ha dato luogo a ripetuti episodi di violenza.