PANORAMA (dal gr. πᾶν "tutto" e ὄραμα "veduta")
Dipinto circolare, disposto in modo che lo spettatore, situato nel mezzo, possa contemplarne con facilità qualsiasi elemento. Per estensione si dicono anche panorami gli edifizî in cui simili dipinti sono esposti. I primi panorami si costruirono tra la fine del sec. XVIII e il principio del XIX, e si fondarono sugli studî di J.A. Breysig (Über die Basrcliefperspective, Magdeburgo 1798), il quale si occupò anche delle prime applicazioni pratiche. Il pittore scozzese R. Barker costruì a Edimburgo il primo panorama verso il 1792: era una rotonda di m. 13,90 di diametro e di m. 4,90 di altezza, ricoperta da un tetto conico. Nel 1799 R. Fulton prese un brevetto per la costruzione dei panorami, e lo vendette l'anno dopo ai coniugi Thayer, che introdussero l'invenzione in Francia (Montmartre). I panorami si diffusero dopo d'allora in molti paesi, ma la curiosità del pubblico si spostò presto verso i diorami, di L.-J. Daguerre e Ch.-M. Bouton (1822), i quali costituivano un progresso sui panorami, poiché diverse vedute, disposte in più strati, potevano in essi venire illuminate progressivamente sino all'"effetto" finale; gli spettatori venivano fatti muovere sulla piattaforma centrale, e vedevano a volta a volta tutti i particolari del dipinto. Famosi i panorami di Londra (presso il Regent's Park) e di Parigi (presso i Campi Elisi), costruiti verso il 1840. Lo sviluppo della tecnica, e specie del cinematografo, allontanarono poi l'interesse popolare da spettacoli del genere.