PANTIAS (Παντίας)
Scultore greco di Chio, figlio e scolaro di Sostratos (Paus., vi, 9, 3), della scuola di Aristokles di Sicione (Paus., vi, 3, 11). Secondo Pausania, aveva fatto ad Olimpia tre statue: il vincitore della lotta dei fanciulli Nicostrato, arcade, figlio di Xenoclides, di Heraia (vi, 3, 11); il vincitore nella corsa Aristeo d'Argo (vi, 9, 3) e il vincitore nel pugilato dei fanciulli Xenotimos (vi, 14, 12), rappresentato a cavallo accanto al padre Xenomproto in piedi, opera di Philotimos di Egina. Pare fosse attivo fino alla seconda metà del V sec. a. C. (Aristeo vinse circa nel 420 a. C.).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, Stoccarda 1889, I, p. 81 s.; J. Overbeck, Schriftquellen, nn. 413-15; C. Robert, Archaeologische Hermeneutik, Berlino 1912, XXXV, p. 193; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXVI, 1932, p. 205; Ch. Picard, Manuel d'Archéologie Grecque, Parigi 1939, II, p. 662; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1949, c. 779, s. v., n. 2.