BERNARDINI, Paolino
Nacque a Lucca nel 1619. Nel 1633 abbracciò l'Ordine di S. Domenico, entrando nel convento lucchese di S. Romano, dove compì il corso degli studi sotto la guida dei priori Vincenzo Maccarini e Siivestro Nobili. Professò nel 1636, entrando quindi nel Collegio di S. Tommaso d'Aquino in Napoli, dove ottenne la laurea. Qualche anno dopo era destinato a ritornarvi in qualità di prefetto degli studi (1655). Fu professore nello Studium perugino e nel Collegio della Minerva in Roma, finché nel 1662 non venne chiamato a reggere il priorato del convento di S. Romano: vi rimase due anni, impegnato nel restauro della chiesa; venne poi chiamato a Roma come provinciale del suo Ordine, ma nel 1670 lotroviamo di nuovo a Lucca. In questa città si trattenne fino al 1676, quando la fama della sua competenza nelle materie teologiche e filosofiche gli valse la cattedra di logica nell'Archiginnasio romano, che tenne sino al 1700.
A questo periodo vanno fatte risalire le opere di carattere teologico: la Quaestio theologica moralis de abolenda consuetudine praestandi iuramentum reis, Romae 1697, e De praedestinatione (manoscritta nella Biblioteca Vaticana), nelle quali il B. si mostra acuto interprete della dottrina scolastica, sulla linea tradizionale del pensiero di s. Tommaso.
A questi due scritti va aggiunta la Vita della b. Giovanna Principessa di Portogallo dell'Ordine di S. Domenico appellata comunemente la santa principessa, raccolta da un religioso dell'istesso Ordine di lei devoto, Roma 1695 (il B. fu postulatore nella causa di beatificazione). Alcune raccolte manoscritte di carattere politico ecclesiastico sono infine conservate nell'Arciúvio di Stato di Lucca e nella Biblioteca di S. Romano: Instruziani politiche date a' nunzii apostolici nel pontificato di Gregorio XV, per ordine del sig. cardinal Lodovisio, dal monsig. Gio. Ciampoli segretario di Stato. Raccolte dal p. maestro fr. P. B. de' Pred. l'anno 1660 (grosso vol. in fol. contenente 51 istruzioni, in Arch. di Stato di Lucca, S. Romano,n. 9); Relazioni varie di materie politiche, o appartenenti a' Prencipi, raccolte dal p. maestro f. P. B. del Predicatori l'anno 1662 (ibid., n. 10); Raccolta de' conclavi ne' quali sono stati creati i pontefici dopo la morte di Clemente VIII… (1666, nella Biblioteca di S. Romano).
Durante il periodo di insegnamento romano il B. continuò ad esercitare funzioni di alto livello nell'ambito della direzione dei domenicani, tanto che nel 1686, rinunciato al priorato di Lucca, fu chiamato come collaboratore dal nuovo generale dell'Ordine. Antonino Cloche, che gli affidò la cura di molte province italiane e straniere. Nel 169o, trattandosi della rinuncia del cardinale Spínola al suo arcivescovato di Lucca, sembrò che egli dovesse succedergli, ma, per cause ignote, la proposta non ebbe seguito: forse preferì rimanere a Roma dove, l'anno precedente, era divenuto confessore dei conclave. Nell'anno successivo (1691) l'abilità con cui il B. seppe destreggiarsi in favore di Innocenzo XII fece sì che egli rimanesse come confessore del nuovo papa e, al passaggio del Ferrari al cardinalato (1695), fosse nominato in sua vece maestro del Sacro Palazzo: ufficio di grande prestigio che il B. esercitò, a dire dei contemporanei, con grande abilità, fino al 1711. In quell'anno, ormai vecchio, rinunciò alla carica: trascorse gli ultimi anni di vita nel Collegio della Minerva. Morì il 29 marzo 1713.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lucca, Buonvisi, II, 2, 209, lettera del B. al cardinale Girolamo Buonvisi, da Lucca, 24 giugno 1662; G. M. Cavalieri, Galleria de' sommi pontefici, patriarchi, arcivescovi. e vescovi dell'Ordine de' predicatori, II, Benevento 1696, pp. 143 S.; B. Montfaucon, Bibliotheca bibliothecarum manuscriptorum nova, I, Parigi 1739, p. 138; G. Carafa, De gymnasio romano et de eius professoribus ab urbe condita usque ad haec tempora libri duo, II, Romae 1751, pp. 348 s.; G. Catalani, De Magistro Sacri Palatii Apostolici libri duo, II, Romae 1751, pp. 45, 189-192; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, p. 973; F. V. Di Poggio, Notizie della libreria de' Padri domenicani di S. Romano in Lucca, Lucca 1792, pp. 206 a.; F. M. Renazzi, Storia dell'Univers. degli Studi di Roma…, III, 4, Roma 1805, p. 182; Année dominicaine (Bull. mensuel du tiers ordre de S. Domin.), III (1851), p. 368; P. T. Masetti, Monumenta et antiquitates veteris disciplinao Ordinii Prasdicatorum…, II, Romae 1864, pp. 155-157; S. Bongi, Inventariodel R. Archivio di Stato in Lucca, IV, Lucca 1888, p. 180; V, Pescia 1946,p. 139; I. Taurisano O. P., I domenicani in Lucca, Lucca 1914, pp. 133-135; Id., Hierarchia Ordinis praedicatorum, Romae 1916, p. 59; Id., Gli studi domenicani in Roma, in Atti del I Congresso nazionale di studi romani, I, Roma 1929, pp. 453-460; N. Spano, L'Università di Roma, Roma 1935, p. 341.