PAOLINO da S. Bartolomeo (al secolo Johannes Philipp Wesdin)
Carmelitano scalzo, nato a Hof am Leihagebirge presso Mannensdorf (Austria settentrionale) nel 1748. Missionario nel Malabar dal 1776 al 1789, apprese, per studio diretto e con l'aiuto di brahmani, il sanscrito, così da potere, tornato a Roma, pubblicare una grammatica sanscrita (Sidharubam seu Grammatica Sanscrdamica, Roma 1790; Vyacarana seu locupletissima Sanscrdamicae linguae institutio, Roma 1804), la prima stampata in Europa.
In quest'opera, oltre alla fonetica e alla morfologia, trattò pure della sintassi e, in un'introduzione assai dotta, delle scritture meridionali e della devanagārī. Tale opera, per la compilazione della quale egli si giovò della grammatica sanscrita del padre J. E. Hanxleden (la prima che sia dovuta a un Europeo, ma che rimase inedita), malgrado gl'inevitabili errori dovuti all'immaturità degli studî indologici, fu giudicata ottimo mezzo per lo studio del sanscrito. P. diede inoltre cenni della lingua malabarica e, tra i primissimi, dell'affinità del sanscrito con altre lingue indoeuropee (Dissertatio de antiquitate et affinitate linguarum Zendicae, Sanscrtanicae et Germanicae, Padova 1798; Dissertatio de latini sermonis origine et cum orientalibus connexione, Roma 1802). Tenendo conto delle notizie già date in proposito dai varî missionarî che l'avevano preceduto, ma pur severamente criticandole, quando, per mancanza di conoscenza del sanscrito da parte dei rispettivi autori, egli ne avvertiva le lacune e le inesattezze, P. espose in un'opera, mirabile per il tempo nel quale fu composta e che va indubbiamente considerata la sua maggiore, particolarmente da lui fondata sul lessico di Amara, sul Mahābhārata e su altri testi, nozioni di mitologia (cenni su Brahmā, Viṣṇu, Śiva, Indra, Yama, ecc.), di culto (sacrifici, ecc.) e dell'organizzazione sociale dell'India (caste, sette, ecc.).
Bibl.: G. Barone, Vita, precursori ed opere del P. P. da S. B. (Filippo Werdin [sic]), Napoli 1888; E. Windisch, Geschichte der Sanskrit-Philologie und Altertumskunde, in Grundriss der indo-arischen Philologie und Alt.-K., I, 1917-1920, pp. 20-22.