ANDREANI, Paolo
Nacque a Milano nel 1763 circa, da nobile famiglia milanese. Appena ventenne, volle ripetere, per primo in Italia, l'esperienza dei fratelli Montgolfier, e fece costruire a sue spese un globo aerostatico col quale tentare il volo. Il pallone ad aria rarefatta misurava 72 piedi di altezza e 66 di larghezza, e aveva una capacità di 171.128 piedi cubici; costruttori furono i fratelli Agostino, Giuseppe e Carlo Gerli. Dopo i primi esperimenti avvenuti il 24 e il 25 febbr. 1784, con esito incerto, l'ascensione fu fatta il 13 marzo 1784, dal giardino della villa di Moncucco (prov. di Milano), di proprietà dell'A., alla presenza della popolazione e delle autorità. L'A. stesso salì sulla macchina con due operai; il globo fu visto elevarsi per più di 4000 piedi prima di nascondersi nelle nubi; dopo 25 minuti circa di volo atterrò a tre miglia dal luogo di partenza, in perfette condizioni. Questa rischiosa impresa del giovane suscitò l'entusiasmo dei contemporanei e in particolare di quello scienziato severo che era C. Castelli, il quale la descrive minutamente.
Dopo questo successo, l'A. si recò a Parigi nel giugno dello stesso anno, e strinse relazione con i maggiori esponenti dell'aeronautica francese. L'Accademia delle scienze di Parigi gli dette l'incarico di organizzare una spedizione scientifica in Scozia, alla quale l'A. partecipò insieme con Barthélemy Faujas de Saint-Fond.
All'A. si attribuisce anche l'invenzione dell'eudiometro, strumento per misurare la quantità di ossigeno contenuta nell'aria atmosferica. Egli visse gli ultimi anni in Francia, gravato di debiti, e morì a Nizza l'11 maggio 1823.
Fonti e Bibl.: Il diario autografo del viaggio dell'A. a Parigi è conservato nell'Archivio del conte Sormani-Andreani, con numerose lettere; vari documenti si trovano anche nellArchivio civico di Milano, cart. Andreani e Sormani; materiale raro illustrativo e bibliografico relativo all'A. è reperibile inoltre nel Museo aeronautico Caproni di Taliedo in Roma.
C. Castelli, Esperienze della macchina aerostatica dell'Ill.mo Sig. don P. A. esposta in una lettera diretta al Sig. Faujas de Saint Fond, Milano 1784; Id., Il viaggio aereo dell'illustre cavalier milanese don P. A. esposto in una lettera diretta al sig. Faujas de Saint Fond, ibid. 1784; Lettera che accompagna un discorso nel merito dell'A. e demerito dei fratelli Gerli..., s.n. t. [1784]; Rapporto della macchina aerostatica ed esperienza fatta in Moncucco dall'illustre cav. milanese don P. A., s. n. t. [1784]; Novelle letterarie, 1784, coll. 508-509; A. Gerli, Relazione della macchina aerostatica contenente uomini fatta innalzare per la prima volta in Italia nel giardino della villa Andreani in Moncucco sul Milanese il giorno XXV di febbrato indi più solennemente il giorno XIII di marzo MDCCLXXXIV, in Opuscoli di A. Gerli, Parma 1785, pp. 1-32; F. Cusani, Storia di Milano, IV, Milano 1867, pp. 222-227; E. Arman, Discorso sul conte cav. P. A., Modena 1886; Jotti da Badia Polesine, Nuovi documenti intorno al cav. Don P. A., in Aeronautica, IV(1930), pp. 365-370, 442-448, 513-518, 577-581, 649-655, 745-747; T. Caproni Guasti-A. Bertarelli, L'aeronautica italiana nell'immagine, 1487-1875, con bibl. di G. Boffito e aggiunte di P. Arrigoni, Milano 1938, pp. 15 s., 105 s.; Jotti da Badia Polesine, Un aeronauta italiano a Parigi nel 1784, in Aeronautica, XVIII(1942), pp. 89-92; Jotti da Badia Polesine, P. A. primo aeronauta d'Italia, ibid.