ANNIBALDI, Paolo
Appartenente alla nobile e potente famiglia degli Annibaldi, nacque a Roma presumibilmente fra la fine del XIII secolo e i primissimi anni del secolo seguente. Il 12 ott. 1334 fu nominato da Roberto d'Angiò suo vicario nell'Urbe, insieme con Napoleone Orsini; venne quindi confermato in questa carica dal 1º maggio 1335 insieme con Riccardo Fortebracci. Nell'agosto 1341 risulta senatore di Roma. In tale veste, avendo come collega Francesco Savelli, confermò il 14 settembre dello stesso anno lo statuto dei mercanti romani.
Ma la notorietà dell'A. non è tanto dovuta alle importanti cariche ricoperte quanto all'amicizia che lo legò al Petrarca. Questi gli indirizzò un'epistola poetica (l. III, n. 13), nella quale lamentava l'incuria che i Romani avevano per i gloriosi monumenti della loro antica civiltà e ricordava la promessa fattagli dall'A. di provvedere alla conservazione di quelle reliquie e al loro restauro.
Un'altra lettera del Petrarca, diretta a Neri Morando (Var. 32), costituisce l'unica fonte che permetta di ricostruire le circostanze della morte dell'A. Costui, secondo quanto riferisce il poeta, sarebbe morto di dolore alla vista del cadavere del figliolo giovinetto (di cui si ignora il nome), caduto in uno scontro. L'episodio, secondo il Dupré (p. 659), sarebbe avvenuto dopo il 1355, quando cioè in Roma era ripresa assai aspra la lotta fra le varie fazioni nobiliari. Il Petrarca, prendendo lo spunto da questa duplice morte, rimprovera allo scomparso suo amico (che definisce "unum ex Romanis principibus cui me familiarissimum virtus et humanitas fecerunt") la poca fortezza d'animo, così diversa da quella, in analoghe circostanze, di tanti illustri antichi Romani.
Resta infine da ricordare l'ipotesi di alcuni studiosi, confutata però dal Torraca (cfr. Studi, p. 83), secondo la quale il Petrarca avrebbe indirizzato all'A. la sua canzone "Spirto gentil".
Fonti e Bibl.: F. Petrarca, Epistolae de rebus familiaribus et variae,a cura di G. Fracassetti, III, Florentiae 1863, pp. 379-393;F. Torraca, Studi di critica e storia letteraria, Bologna 1880,p. 83;Id., Cola di Rienzo e la canzone "Spirto gentil" di F. Petrarca, in Arch. d. soc. romana di storia patria,VIII(1885),pp. 142s.; G. Fracassetti, In epistolas Francisci Petrarcae adnotationes Firmi 1890, pp. 426-28;A. de Boüard, Le régime politique et les institutions de Rome au moyen age. 1252-1347, Paris 1920, pp. 265 s., 271;A. Salimei I Senatori. Cronologia e Bibliografia,Roma 1935:pp. 103, 107;E. Dupré-Theseider, Roma dal Comune di popolo alla signoria Pontificia,Bologna 1952, pp. 659, 694s.