BONACOTA, Paolo
Tipografo attivo a Malta dal 1647, allorché il gran maestro dell'Ordine dei cavalieri di San Giovanni provvide a impiantare nelli "furni dell'ordine" una bene attrezzata tipografia da affidare a un responsabile che garantisse stampe migliori di quelle presumibilmente prodotte nell'isola in data anteriore. Del B. si ignora persino l'origine: sembra che fosse cittadino maltese, benché di una famiglia Bonacota non si trovino tracce nell'isola; più probabilmente fu di Messina.
L'ipotesi è sostenuta da almeno due sue espressioni che si leggono in altrettante dediche premesse a opere pubblicate in Messina: in una di esse, questa città è detta "la nostra città", nella seconda il B. scrive: "a noi di Messina". Si consideri anche che tra i cavalieri gerosolimitani e quella città intercorrevano continue relazioni e che proprio a Messina si era rivolto in una precedente occasione il gran maestro per avere un tipografo. D'altro canto non si conoscono edizioni del B. anteriori a quelle maltesi, mentre quelle siciliane sono posteriori al 1657.
È certo che fu un buon tipografo. Il primo prodotto della nuova stamperia lo dimostra: esso fu un voluminoso e ben stampato volume che fu posto in commercio nel 1647, Malta illustrata o sia descrizione di Malta, isola del mar Siciliano. Colle sue antichità ed altre notizie, Libri I V. Opera di fra' Giovan Francesco Abela vice cancelliere della religione gerosolimitana (con figure e carte corografiche). Seguì nello stesso anno l'Elogio del commendatore fra' Rinaldo Bech la Buissière cav. gerosolimitano di Fabrizio Cagliola. Nel 1638 il B. pubblicò L'Ismeria o sia l'allegrezza della Francia nei stupori dell'Egitto di Carlo Micallef di Malta e la Relazione della festa celebrata in Malta in onore di S. Francesco Xaverio Apostolo delle Indie di Juan de Galdiano, edizione datata Malta 1649, ma senza nome di tipografo. I caratteri con cui fu stampata ne indicano, tuttavia e senza possibilità di incertezze, la sua origine. Dopo questa pubblicazione l'attività della stamperia cessa; a Malta non vi sarà più tipografia sino all'anno 1756. Questa così lunga vacanza fu la conseguenza di un secolare dissidio tra il gran magistero dell'Ordine gerosolimitano, il vescovo di Malta e l'inquisitore, intorno al diritto di concedere l'imprimatur dei libri stampati nell'isola.
Per qualche tempo il B. restò inattivo a Malta in attesa di poter riprendere a stampare; ma nel 1656 partì dall'isola e passò a Messina ove aprì un negozio di libraio. L'anno seguente fece stampare dagli eredi di Pietro Brea un opuscolo del padre Antonio Maria Sersale: Lettera guerriera. Orazione recitata... nel duomo di Messina. Nel 1658 mise in funzione una modesta tipografia e pubblicò (1659) una dissertazione di Pietro Castelli: De abusu exhibitionis medicamenti purgantis in octavo die. Dovette acquistare buona fama, perché fu scelto come "tipografo dell'Illustrissimo Senato" sostituendo gli eredi di Pietro Brea che detenevano la carica (1660), ma che avevano lasciato decadere in modo quasi totale la vecchia e fiorente tipografia. Nei quattordici anni durante i quali il B. esercitò la stampa in Messina pubblicò, secondo l'Oliva (che è l'unico bibliografo ad aver tentato una indagine organica sulla tipografia messinese), non più di cinquanta edizioni, e nessuna da farne gran conto. Furono, per lo più, scritti di autori siciliani: dissertazioni accademiche, opere d'Occasione, scritti di argomento ascetico, libretti di preghiere, qualche commedia e documenti ufficiali del senato. Non si conoscono edizioni a suo nome pubblicate dopo il 1673, né del B. si rintracciano altre notizie. Occorre tener presente che nel 1674 Messina si sollevò contro il governo spagnolo; la rivolta fu domata con estremo rigore: l'università fu soppressa, le due celebri accademie (della Fucina e degli Abbarbicati) furono chiuse; è possibile che il B. sia stato costretto da queste circostanze a chiudere la bottega.
Fonti e Bibl.: Malta, Bibl. Melitense, Stromata del Mifsud, ms. 23, cc. 118, 119, 293-294; Roma, Arch. generale del S.M.O.M., Bolle, vol. 54, c. 284; Ibid., Liber conciliorum status, vol. 17, cc. 75-78; F. De Hellwald, Bibliographie méthodique de l'Ordre de S. Jean de Jérusalem, Rome 1885, pp. 16, 279; E. Rossi, Aggiunta alla Bibliographie métodique de l'Ordre de S. Jean de Jérusalem, Roma 1924, p. 33; G. Oliva, L'arte della stampa in Messina durante il sec. XVI, Messina 1901, pp. 71, 87-90; G. Fumagalli, Lexicon typographicum Italiae, Firenze 1905, pp. 199, 210; Id., Giunte e correzioni al Lexicon typographicum Italiae, Firenze 1939, p. 44; E. Parmis, Notes in the first establishment and actual state olf printing press in Malta, Malta 1916, pp. 4 ss.; G. Gatti, La stampa a Malta e i primi libri maltesi, Malta 1924, pp. 5 ss.; A. Gauci, Origine, sviluppo della stampa in Malta durante il governo dell'Ordine gerosolimitano, in Archivio storico di Malta, VIII (1937), pp. 178-203.