CARCÒ, Paolo
Nacque a Catania il 15 agosto 1900 da Salvatore e da Giuseppa Rosolia. Si laureò in medicina e chirurgia a Napoli, all'età di ventitré anni. Tornato nella sua città natale, entrò nella clinica otorinolaringoiatrica della facoltà medica diventando subito assistente e poco dopo aiuto di S. Citelli, figura di alta rilevanza scientifica e clinica della otorinolaringoiatria italiana. Dai suoi insegnamenti il C. trasse grande profitto e poté Così dedicarsi con impegno e rigore alla ricerca e formare la propria personalità di studioso. Nel 1928 conseguì la libera docenza, e pochi anni dopo, nel 1934, gli fu conferito l'incarico dell'insegnamento di clinica otorinolaringoiatrica presso la facoltà di medicina di Messina, prima tappa di una luminosa carriera. Nel 1942 vinse il concorso per la cattedra della stessa disciplina dell'università di Parma, ove diresse la clinica fino al 1948 con grande competenza e tenace impegno nella ricerca e nella didattica, talché, alla morte del suo maestro, la facoltà di Catania non ebbe alcuna esitazione a chiamarlo, con voto unanime, a ricoprire il vuoto che quegli aveva lasciato. Anche in questa sede la permanenza non fu lunga, di soli cinque anni. Chiamato nel 1953 alla direzione della clinica otorinolaringoiatrica dell'università di Bologna, resasi vacante per la scomparsa di P. Caliceti, altro grande otoiatra e anch'egli allievo del Citelli, il C. lasciò Catania per la nuova sede. Qui egli profuse ogni energia per conservarne e potenziarne l'altissimo livello raggiunto nella ricerca, per la imponente attività scientifica e trattatistica, per i continui ammodernamenti e perfezionamenti operativi. Buon organizzatore, seppe circondarsi di valenti collaboratori dei quali curò la preparazione, rivelandosi un maestro entusiasta, instancabile nel lavoro, prodigo di aiuti e di comprensione.
Il contributo dato dal C. al progresso dell'otorinolaringoiatria è copioso e di grande importanza clinica. La sua produzione scientifica è condensata in oltre 160 memorie, numerose relazioni a congressi nazionali e stranieri della otorinolaringoiatria e di altre scienze affini, quali quelli della Societas ORL Latina e delle società consorelle di Spagna e Francia, dove furono conferiti riconoscimenti ufficiali al suo valore di studioso.
I suoi lavori (alcuni ancora oggi sono testo di riferimento) riguardarono praticamente tutti i campi della specialità: le malattie flogistiche dell'etmoide; le alterazioni del senso del gusto; la fisiopatologia dell'esofago; i danni all'udito e all'equilibrio nei traumatizzati cranici; le implicazioni di difetti acustici nei soggetti esposti a rumori; la patologia delle ghiandole salivari, dei seni paranasali, del naso, della faringe; la malattia di Menière, la patologia delle arteriole dell'organo dell'udito nelle iperlipemie (studio, quest'ultimo, che anticipa le nozioni attuali sulla minore dannosità della dieta mediterranea con l'olio vegetale, d'oliva in particolare, rispetto a quella con grassi animali). Alle ricerche sperimentali unì i contributi più decisamente clinici quali la terapia delle leptomeningiti otogene, la prevenzione nella sordità da rumore professionale, l'abilitazione dei sordo alla guida di autoveicoli, ecc.
Tra le numerose pubblicazioni del C. si ricordano qui: Direttive moderne micologiche e patogenetiche per lo studio delle micosi tonsillari, in L'Otorinolaringologia ital., IV (1934), pp. 354-379; Contributo allo studio della fine vascolarizzazione della laringe umana, ibid., VI (1936), pp. 506-521; Fisiopatologia dell'esofago, in Atti del XI, congresso SILOR, Verona 1952, pp. 1-47, 154-200, 239-263 (in collaborazione con E. Pallestrini); Le anomalie della secrezione salivare, in Atti del XIII raduno Gruppo ORL Alta Italia, Modena 1955, pp. 7-113 (in collaborazione con P. L. Remaggi); Studio roentgencinematografico della deglutizione normale e di alcune discinesie faringoesofagee, in L'Otorinolaringologia ital., XXV (1957), pp. 113-153 (in collaborazione con A. Lurà e G. Panebianco), I fattori periferici e centrali delle disgeusie, in Atti del XLVI congresso SILOR, II, Bologna 1958, pp. 1-511 (in collaborazione con D. Canciullo-G. Motta); Gli encefalomeningoceli basali e sincipitali, in L'Otorinolaringologia ital., XXVI (1958), pp. 85-117 (in collaborazione con G. Motta); Stato attuale della chirurgia della staffa nella otosclerosi, ibid., XXVII (1959), pp. 169-210 (in collaborazione con A. Profazio); Alterazioni cocleari nel ratto da dieta iperlipidica e trauma acustico, ibid., XXXI (1962), pp. 445473 (in collaborazione con G. Sulsenti).
Come chirurgo il C. dimostrò non comune abilità tecnica sia nei più ampi interventi demolitori quali quelli richiesti dall'oncologia dei territori della testa e del collo, sia nei delicati, minuziosi interventi di microchirurgia dell'orecchio. Negli ultimi anni della sua vita, sempre vigile al progresso degli studi e al miglioramento assistenziale, fu tra i primi a occuparsi della terapia chirurgica della sordità otosclerotica; e a lui affluirono, da tutta Italia, innumerevoli soggetti bisognosi di questo tipo di intervento e non pochi colleghi, desiderosi di apprendere la tecnica che egli ormai dominava. Ebbe cosi numerosi allievi, buon numero dei quali destinati alla cattedra universitaria o a posti altamente qualificati in primariati ospedalieri.
Nel periodo di convalescenza da una malattia sistemica che lo aveva debilitato, il C. morì improvvisamente a Losanna il 26 ag. 1966.
Fonti e Bibl.: Necrologi: G. Motta, in Annales d'otolaryng., LXXXIII (1966), pp. 875 s.; G. Carnevali Ricci, in Arch. ital. di otol. rinol. e laringol., LXXVII (1966), pp. 527-529; P.L. Remaggi, in Boll. delle mal. dell'orecchio, della gola, del naso, LXXXIV (1966), pp. 361-364; in Minerva otorinolaringoiatrica, XVI (1966), pp. 215-216; in L'Otorinolaringologia ital., XXXVI (1966), pp. 113-115; D. Filipo, in IlValsalva, XLIII (1967), pp. 78-80; G. Motta, Ricordo di un maestro, in Annali di laringol., otol., rinol., faringologia, LXV (1966), pp. 685-693, P.L. Remaggi, Commemorazione di P. C., in Atti del LI V congr. naz. della Soc. ital. di laring., otol., rinol., Napoli 1966, pp. 375-379.