DE AGOSTINI (Degli Agostini), Paolo
Originario probabilmente di Venezia, seguace di G. Bellini, fu pittore operoso attorno al 1520 a Napoli. Le scarse notizie relative alle opere finora rintracciate si desumono in gran parte da un noto passo della lettera scritta dall'umanista napoletano Pietro Summonte al veneziano Marcantonio Michiel, datata al 20 marzo 1524: "... Ebbimo in questi anni un iovene veneziano, Paolo de Augustini, che ben mostrava venire dalla istituzione e docta scola veneta, lo quale in su il fiorire di sua ioventù s'è morto. Di man di costui è l'immagine del Sannazzaro ritratta dal naturale insino al cincto. Ritraxe ancora similmente la illustrissima signora donna Isabella di Requenses, donna bellissima, moglie del quondam illustrissimo don Raimondo di Cardona, nostro viceré. E altre opere ha facte qua, bene extimate. Fo discepolo di Ioan Bellino ..." (Nicolini, 1925).
Riferendosi alla precisa citazione del Summonte, Lionello Venturi (1918) individuò il ritratto del Sannazzaro in una tela di impronta belliniana oggi nell'Isaac Delgado Museum di New Orleans.
La recente acquisizione da parte del napoletano Museo di S. Martino di una grande pala d'altare (Madonna con Bambino tra i ss. Sebastiano e Giovanni Battista, già in coll. Quadrini ad Arpino, consente di riesaminare l'esigua produzione dell'artista (cfr. Abbate, 1975). La tavola reca ancora leggibile la firma "Paulus de Augustinis" e l'indicazione che fu dipinta a Napoli (Bologna, 1959, pp. 68 s.). Che il D. fosse "discepolo. di Ioan Bellino" appare con evidenza dall'impronta inizialmente veneta ma aperta anche all'interpretazione raffaellesca dei pittori settentrionali operanti nel Meridione: la Madonna con il Bambino sono in un'edicola sospesa su uno squarcio di paesaggio, mentre ai lati si trovano i ss. Sebastiano e Giovanni Battista.
Sulla base di questo ritrovamento il Bologna (1959) ha pertanto proposto per primo l'autonomia del D. dal Giovanni Paolo De Agostini autore della Pietà nella chiesa di S. Maria della Porta a Milano e del Doppio ritratto dell'Institute of Art di Detroit.
Fonti e Bibl.: C. von Fabriczy, Summontes Brief an M. A. Michiel, in Repertorium für Kunstwissenschaft, XXX (1907), p. 149; W. Rolfs, Geschichte der Malerei Neapels, Leipzig 1910, p. 131; L. Venturi, Gian Paolo De Agostini a Napoli, in L'Arte, XXI (1918), pp. 49-52; F. Nicolini, P. Summonte, M. Michiel e l'arte napol. del Rinascimento, in Napoli nobilissima, III (1922), pp. 55-57, 126, 164; F. Nicolini, L'arte napol. del Rinasc., Napoli 1925, pp. 163 s.; W. Suida, The Isaac Delgado Museum of Art, New Orleans 1953, p. 38; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance., Venetian School., London 1957, p. 2; F. Bologna, Roviale Spagnuolo e la pitt. napol. del Cinquecento, Napoli 1959, pp. 68 s.; F. Abbate, in Soprintendenza alle Gallerie della Campania, Acquisizioni 1960-1975 (catal.), Napoli 1975, pp. 4 ss.; F. Rusk Shapely, Paintings from the Samuel H. Kross coll. Italian Schools XV-XVI Centuries, London 1968, p. 51; Allgemeines Künstlerlexikon..., I,Leipzig 1983, pp. 544 S. (s. v. Agostini, Paolo degli).