BENSA, Paolo Emilio
Giurista, nato il 27 marzo 1858 a Genova, ivi morto il 17 gennaio 1928. Il padre Maurizio tenne per molti anni la cattedra di diritto e procedura penale nell'università genovese, dove il figlio insegnò la contabilità di stato (1885-86), l'introduzione alle scienze giuridiche e le istituzioni di diritto civile (1887-1898), il diritto civile (dal 1899). Nominato senatore il 3 giugno 1908, il B. partecipò largamente ai lavori delle commissioni e tenne importanti discorsi sulla conversione in legge del decreto sulla derivazione delle acque pubbliche (1919), sull'ordinamento del notariato (1919), sull'adozione degli orfani di guerra (1920), ecc. Fervente interventista, già in età matura volle prestare servizio da ufficiale; nelle elezioni amministrative del 1921 riuscì primo eletto nella lista nazionale. Il B. fu insigne come scrittore e maestro, come avvocato, arbitro e preparatore di leggi.
L'opera sua maggiore, le Note al Trattato delle Pandette di B. J. H. Windscheid, stese in collaborazione con C. Fadda (Torino 1887 segg.), rappresenta, sotto il modesto titolo, un punto d'arrivo nella storia della letteratura giuridica italiana, riassumendo quel periodo degli studî che ebbe per oggetto la volgarizzazione e la critica della dottrina pandettistica germanica. Altre opere: An iurarum sit, in Onoranze a F. Serafini (Firenze 1892), Sulle vocazioni testamentarie collettive e individuali (in Filangieri, 1895), Compendio d'introduzione allo studio delle scienze giuridiche e di istituzioni di diritto civile: Introduzione e parte generale (Torino 1897), Delle servitù prediali (Lezioni raccolte da G. Amadeo, Siena 1899), Sul concetto di cose fungibili nel diritto italiano (Napoli 1905), molte note a sentenze specialmente nel periodico La Corte di Cassazione (1924, i927), ecc.
Bibl.: P. E. B., in Riv. dir. comm., I, 1928, p. 72; F. Vassalli, P. E. B., in Annuario univ. Genova, 1929, pp. 299-320, con bibliografia completa; P. Cogliolo, P. E. B., Genova 1929.