Poeta (Roma 1825 - ivi 1898); appartenne al cenacolo poetico della scuola romana della quale egli fu, in certo senso, lo storico. La sua poesia (quattro raccolte dal 1856 al 1886), letterariamente elaboratissina, riecheggia la tradizione (soprattutto lo stil novo e Leopardi) mentre per una sua commedia (Gliceria, 1864) qualcuno volle vedere in lui un precursore di P. Cossa.