PAVOLINI, Paolo Emilio
Indianista e cultore di lingue e letterature dell'Europa orientale. Nato a Livorno il 10 luglio 1864, è stato (1901-1935) professore ordinario di sanscrito a Firenze; dal 1930 membro della Reale Accademia d'Italia.
Il P., va considerato fra i più insigni e versatili filologi contemporanei. Ha percorso le molteplici manifestazioni del pensiero dell'India, il che attestano chiaramente saggi di edizioni e traduzioni di testi epici, filosofici, novellistici, lirici, gnomici, in sanscrito e in dialetti medievali dell'India (pracriti e pali); discussioni di storia letteraria e di passi controversi; cataloghi di manoscritti; esposizioni dottrinali, ecc. Non poche, inoltre, le eleganti e fedeli versioni poetiche, di per sé stanti o intercalate in trattazioni speciali. Tra le opere più notevoli d'indologia vanno ricordate: Crestomazia del Rāmāyana di Vālmīki con note bibliografiche e con estratti dal commento di Rāmāvarman, Firenze 1895; Mahābhārata. Episodi scelti e tradotti collegati col racconto dell'intero poema, Palermo 1902; 2ª ed., 1923; Buddismo, Milano 1898; Testi di morale buddistica, Lanciano (1912); Mille sentenze indiane scelte e tradotte dai testi originali, con introduzione e note, Firenze (1927).
Fra le versioni e gli studî di lingua e letteratura finnica, estone, polacca, neo-greca, albanese citiamo: Kalevala, versione metrica completa, Palermo 1900, e studî varî; memorie e articoli su J. Aho, A. Kallas, A. Kivi, E. Leino, ecc.; Il poema estonio del Kalevipoeg, in Nuova Antologia, 16 marzo 1902; prima traduz. italiana di Anhelli di Słowacki e saggi di letteratura polacca (su Mickiewicz, Słowacki, Tetmajer, ecc.); Canti popolari greci, Palermo 1905 e saggi di letteratura e di folklore neoellenico.
Numerose pure le traduzioni metriche del P. dall'inglese e varî studi su Tennyson, Noyes, Lodge ecc. In collaborazione con G. Mazzoni, ha scritto un Manuale di letterature straniere, Firenze 1906.
Bibl.: A. Ballini, Cinquant'anni di studi indiani in Italia, in Rivista degli studi orientali, V (1915); C. Formichi, P. E. P., in L'Italia che scrive, febbraio 1920; Annuario della R. Accademia d'Italia, II, 1929-30.