Ferrari, Paolo
Commediografo (Modena 1822 - Milano 1889). Laureatosi in giurisprudenza nel 1843, nel 1848 entrò nella Guardia civica e, sotto il governo provvisorio nato dopo la fuga del duca Francesco V, fu sergente dei cannonieri e ufficiale della Guardia nazionale. Dopo Custoza fu costretto a rifugiarsi per qualche mese a Vignola, dove scrisse le sue prime commedie. Nel 1859 partecipò alla rivoluzione scoppiata Modena; non prese parte, però, al governo provvisorio e si limitò a svolgervi le funzioni di segretario; nel giugno 1859 annunciò ufficialmente l’annessione del ducato di Modena al Piemonte. Nominato direttore della «Gazzetta ufficiale», fu poi professore nel liceo di Modena e dal 1861 nell’Accademia scientifico-letteraria di Milano. Nel 1883-1884 diresse la compagnia del Teatro nazionale di Roma. Le sue più celebri e apprezzate commedie furono Goldoni e le sue sedici commedie nuove (1851) e La satira e il Parini (1856) che si inseriscono nell’ambito della tradizione goldoniana. Successivamente si diede prevalentemente alla commedia di argomento contemporaneo, sul modello del teatro a tesi francese e scrisse: Il duello (1868), Cause ed effetti (1871), Il ridicolo (1872), Il suicidio (1875), Le due dame (1877). Raccolse le sue opere drammatiche in un’edizione in 15 volumi (1877-84).