FRISIANI, Paolo
Di nobile famiglia milanese nacque a Milano il 30 nov. 1797. Di formazione eclettica, a ventisei anni cominciò a frequentare l'osservatorio astronomico di Brera dove, sotto la guida di Barnaba Oriani e di Francesco Carlini, si formò come astronomo. Qui rimase come secondo astronomo fino al 1859.
In questo lungo periodo si dedicò, oltre che all'osservazione e all'esame dei corpi celesti, anche agli studi matematici e fisici. Tra i suoi più importanti lavori di astronomia ricordiamo: Descrizione di una macchina pel movimento d'un gran telescopio a riflessione, in Giornale dell'Ist. lombardodi scienze, lettere ed arti, III (1852), pp. 454-459; Nuovi apparati fotometrici, in Memorie dell'Ist. lombardodi scienze, lettere ed arti, VII (1858), pp. 389-408; Sulla visione binoculare, ibid., pp. 409-411; Elioscopi e fotografia celeste, ibid., pp. 411-420; Rettificazione delle macchine astronomiche con metodo indipendente dal filo a piombo e dal livello, in Biblioteca italiana, LVI (1859), pp. 386-395; Sulle aurore polari, in Atti dell'Ist. lombardo di scienze, lettere ed arti, III (1862), pp. 162 s.
Oltre che all'astronomia il F. diede notevoli contributi anche all'analisi matematica: Analisi di alcune equazioni trascendenti, in Effemeridi astronomiche dell'Osservatorio astronomico di Brera, 1845, pp. 3-127; Genesi delle funzioni simmetriche e alternate, ibid., 1846, pp. 97-262; Sull'integrazione delle equazioni differenziali ordinarie di primo ordine e lineari fra un numero qualunque di variabili, ibid., 1850, pp. 1-186.
Di particolare interesse sono i suoi lavori sul magnetismo terrestre, in parte stimolati dalla partecipazione dell'Osservatorio di Brera al programma internazionale di misure geomagnetiche lanciato da K.F. Gauss, ispirandosi al quale il F. scrisse Ricerche sul magnetismo terrestre, in Memorie dell'Ist. lombardo di scienze, lettere ed arti, VIII (1860-62), pp. 107-201, 485-518; IX (1863), pp. 69-80; XIII (1874), pp. 189-212.
Non fu solo interessato a problemi scientifici, ma dedicò studio e attenzione anche ad altri temi: da quelli didattici (Sull'insegnamento popolare dell'economia politica, ibid., VII [1861], p. 441) a quelli riguardanti la fisiologia umana (Sull'associazione dei punti vibratori del sistema nervoso, in Rendiconti del R. Ist. lombardo di scienze e lett., VIII [1875], p. 15). Nel 1875 lasciò una rendita a favore dell'Osservatorio di Brera di lire 500.
Il F. morì a Milano il 13 genn. 1880.
Fonti e Bibl.: Un elenco delle sue memorie si può trovare in R. Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti, Indice generale dei lavori dalla fondazione al 1888, Milano 1891, pp. 72 s.; E. Cornalia, P. F., in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze, lettere ed arti, XIII (1880), p. 33; G.V. Schiaparelli, in Gli istituti scientifici, letterari ed artistici di Milano, Milano 1880, passim; F.G. Tricomi, Matematici italiani del primo secolo dello Stato unitario, in Atti dell'Accad. delle scienze di Torino, s. 4, I (1962), p. 55.