FUNAIOLI, Paolo
Nato a Pomarance, presso Volterra, il 22 giugno 1848 da Gaetano e Giuseppa Giannarini, si laureò in medicina e chirurgia presso l'Istituto di studi superiori di Firenze nel 1872. Dopo un breve periodo di tirocinio nell'ospedale di S. Maria della Scala di Siena, indirizzatosi verso la specializzazione psichiatrica, dal 1874 cominciò a prestare la sua attività presso il manicomio senese di S. Niccolò; qui nel 1875 fu nominato aiuto del medico sopraintendente e nel 1880 divenne direttore. Conseguita la libera docenza in clinica neuropsichiatrica, intraprese anche la carriera universitaria: la facoltà medica senese, infatti, istituì nell'anno accademico 1883-84 l'insegnamento della clinica psichiatrica affidandone l'incarico al F. nei locali del manicomio S. Niccolò. Ormai affermatosi in ambito accademico oltre che nell'assistenza manicomiale, il F. fu nominato straordinario nel 1889 e ordinario nel 1904. Negli ultimi anni del suo insegnamento ottenne la disponibilità di locali separati del nosocomio, dando così vita all'Istituto di clinica delle malattie nervose e mentali.
Fortemente attratto dai problemi dell'assistenza psichiatrica e dell'accoglienza negli istituti di cura per gli alienati, fu autore di interessanti pubblicazioni scientifiche e di iniziative d'indiscusso valore in campo assistenziale.
Pur considerando nel loro profondo significato gli aspetti organici della patologia neuropsichiatrica, il F. ebbe il grande merito di evidenziare e apprezzare l'influenza che l'ambiente e le condizioni di vita sono in grado di esercitare sull'equilibrio psichico dei pazienti. A lui si deve, in particolare, il rapido e notevole sviluppo edilizio del manicomio S. Niccolò. Sorto nel 1818 nei locali dell'ex monastero su iniziativa della Compagnia dei Disciplinati per accogliere i malati provenienti dalle province di Pisa, Livorno e Arezzo e quelli senesi precedentemente inviati a Firenze, il nosocomio subì un radicale, progressivo rinnovamento che, iniziato sotto la direzione di C. Livi prima e U. Palmerini poi, raggiunse col F. il suo apice, divenendo in breve uno dei maggiori d'Italia. L'occasione per la spinta più energica al rinnovamento e all'ampliamento dell'ospedale fu offerta al F. dalla circostanza che nel 1886 la struttura ospitò il V Congresso della Società freniatrica italiana. Il S. Niccolò divenne un vero e proprio laboratorio scientifico, ispirato al concetto di internamento come momento terapeutico essenziale: si arricchì di un complesso edilizio comprendente la cappella, la sala idroterapica, il teatro, la farmacia, la sala anatomica e, soprattutto, il Villaggio, un complesso di fabbricati comprendenti l'officina e i padiglioni di soggiorno ove gli alienati potevano vivere e lavorare in libertà. Si può ben dire che all'entrata in vigore della legge del 14 febbr. 1904 n. 36, che di fatto imponeva la custodia cautelare dei malati di mente, il manicomio S. Niccolò, quasi anticipando i tempi dell'evoluzione dell'assistenza psichiatrica, offriva ben più di un mero asilo coatto.
Sul piano scientifico il F. affrontò lo studio delle malattie neuropsichiatriche secondo l'indirizzo statistico-clinico, che riteneva più idoneo a una razionale sistemazione nosografica delle forme morbose osservate. La validità e il rigore del suo metodo traspaiono facilmente dalle diagnosi formulate nei pazienti ricoverati nel manicomio sotto la sua direzione. Tra le sue pubblicazioni di grande interesse furono: Sulla paralisi progressiva. Studio statistico-clinico, Siena 1898, e Sulle cause e sulla profilassi della pazzia: studio statistico-clinico, ibid. 1900. Degni ancora di menzione gli scritti: Una visita ai manicomi della Svizzera e della Francia, ibid. 1877; Resoconto statistico-clinico del manicomio di Siena dall'anno 1864 al 1885, ibid. 1886; Cenni storici sul manicomio di S. Niccolò, ibid. 1891 e 1906; Sul sistema di governo dei detenuti indisciplinati ed agitati negli stabilimenti carcerari, Roma 1908. Inoltre, tra i numerosi lavori apparsi sui periodici specialistici, si ricordano: Storia d'un caso di frenosi sensoria d'origine periferica, in Arch. ital. per le malattie nervose e più particolarmente per le alienazioni mentali, XVI (1879), pp. 378-393; In causa d'omicidio improvviso (demenza consecutiva con simulata amnesia del misfatto). Perizia medico-legale, in Riv. sperimentale di freniatria e di medicina legale, VII (1881), pp. 263-284; Sarcoma fuso-cellulare della base del cranio con rammollimenti multipli e più specialmente dei grossi gangli del cervello, in Arch. ital. per le malattie nervose e più particolarmente per le alienazioni mentali, XIX (1882), pp. 151-174; Sulla follia morale; un errore di diagnosi, ibid., XXI (1884), pp. 185-214; Di un caso di follia comunicata (follia a quattro), ibid., XXIV (1887), pp. 469-486; Il sulfonale; nuovo ipnotico; nuove esperienze fisioterapeutiche, ibid., XXV (1888), pp. 325-350, in coll. con C. Raimondi; Di un caso di follia simpatica post-connubiale, in Annali di nevrologia, X (1892), pp. 91-98; Di un caso di determinismo ambulatorio; considerazioni cliniche e medico-legali, in La Riforma medica, IX (1893), pp. 170-183; Stati epilettici e frenosi epilettiche, in La Clinica moderna, III (1897), pp. 213-218, 237-241, 269-275; Sulle misure preferibili per la valutazione della capacità del cranio, in Il Manicomio, XXII (1906), pp. 103-118.
Il F. collaborò attivamente, con la pubblicazione di numerosi casi osservati nel corso della sua attività clinica, al periodico Cronaca del manicomio di Siena, dal quale ebbe poi origine nel 1911 la Rassegna di studi psichiatrici. Dopo aver fondato nel 1905 la scuola professionale per infermieri e sorveglianti di manicomio, nel 1907 lasciò, per motivi di salute, la direzione del manicomio senese di S. Niccolò. Membro di varie società scientifiche, fece parte del Consiglio comunale senese ed ebbe il titolo di cavaliere della Corona.
Morì a Siena il 16 giugno 1911. Aveva sposato Lidia Antonelli, dalla quale ebbe il figlio Giovan Battista.
Fonti e Bibl.: Necr. in Rassegna di studi psichiatrici, I (1911), pp. 271-274; L'ospedale psichiatrico di S. Niccolò in Siena della Società di esecutori di pie disposizioni (1818-1934), Siena 1935, p. 115; F. Spirito, Storia della facoltà medica senese, Siena 1935, pp. 16 s.; F. Ugolotti, L'assistenza agli infermi di mente in Italia. Studi storici, Pesaro 1967, pp. 57, 105; N. Magnani - R. Mattafirri - M. Mancuso - F. Vannozzi, La legge 36/1904 e il manicomio a Siena, in Quaderni del Raggruppamento tosco-umbro-emiliano di storia della medicina, n. 4, 1988, pp. 95-122; I. Fischer, Biographisches Lexikon der hervorragenden Ärzte…, I, p. 467.