Giovio, Paolo
Storico (Como 1483-Firenze 1552). Dopo gli studi a Pavia e a Padova, iniziò la lunga serie dei suoi viaggi attraverso l’Italia e l’Europa, al seguito di personaggi illustri. Ebbe contatti e amicizia con principi, capitani, sovrani, pontefici (soprattutto con Clemente VII che lo creò nel 1528 vescovo di Nocera dei Pagani). Nel 1536 cominciò a costruire a Como il bel palazzo destinato a contenere il suo museo, al quale concorsero personaggi di tutta Europa con doni d’ogni sorta. Nel 1548 si trasferì a Firenze. Storico non profondo né esente, malgrado la ricca informazione, da errori di fatto, si compiacque soprattutto della vivacità del racconto, e si interessò dei fatti militari e della cultura più che della politica. La sua maggiore opera sono gli Historiarum sui temporis libri (1550-52), dalla spedizione di Carlo VIII al 1547, che secondo il titolo dovrebbero essere 45: ma i libri 5-10 e 14-24 non furono da lui mai scritti. Compose inoltre i Commentarii delle cose dei Turchi (1531), da Osman a Solimano II, molte Vite e due serie di Elogia.