Paolo II
Papa (Venezia 1417-Roma 1471). Pietro Barbo era nipote di Eugenio IV che favorì la sua carriera curiale e lo creò cardinale nel 1440. Verso la fine del pontificato di Niccolò V iniziò la costruzione di un palazzo cardinalizio (detto di San Marco o di Venezia) nei pressi del Campidoglio, che divenne poi residenza papale dopo che nel 1464 fu elevato al trono di Pietro, succedendo a Pio II, col quale s’era costantemente scontrato. Epurò la Curia dagli uomini fedeli a Piccolomini e non rispettò la promessa elettorale di aumentare i poteri del Sacro Collegio e di convocare il concilio generale; la sua azione, anzi, fu decisamente diretta ad accrescere l’autorità papale. Non riuscì a raccogliere le forze per la crociata a causa dei suoi conflitti con i re di Francia e di Boemia. Avversò i circoli umanistici romani, facendo processare per congiura Pomponio Leto e il Platina (1468), e stabilì che l’intervallo tra un giubileo e l’altro fosse ridotto a 25 anni. Durante il suo pontificato fu introdotta la stampa a Roma.