MONELLI, Paolo
Scrittore, nato a Fiano Modenese il 15 luglio 1891. Laureatosi in legge, partecipò a tutta la guerra del 1915-18 come ufficiale degli alpini, guadagnandosi una promozione per merito di guerra e quattro medaglie di bronzo al valore. Dopo essere stato (1919) a Leopoli e a Cracovia come addetto alla missione militare italiana sul fronte polacco-ucraino, si dedicò dal 1920 al giornalismo e divenne corrispondente o redattore viaggiante di varî importanti giornali (Il Resto del Carlino, La Stampa, Corriere della sera, Gazzetta del popolo, ecc.).
I ricordi di combattente gli hanno ispirato parecchi libri: Le scarpe al sole (Bologna 1921), che fu il suo esordio; Io e i Tedeschi (Milano 1927); Sette battaglie (Milano 1928), impressioni e rievocazioni di un pellegrinaggio sui luoghi della guerra; La guerra è bella ma è scomoda (Milano 1929). Della sua attività più propriamente giornalistica sono frutto: Viaggio alle isole freddazzurre (Milano 1926), resoconto d'un viaggio in Norvegia e negli arcipelaghi settentrionali, e Questo mestieraccio (Milano 1930), pungente satira del convenzionalismo degli scritti giornalistici. Sono inoltre da citare: L'alfabeto di Bernardo Prisco (Milano 1932) e Barbaro dominio (Milano 1933), il quale raccoglie sui barbarismi più frequenti o meno sospettati briose osservazioni già apparse sulla Gazzetia del popolo.