Archeologo italiano (Rovereto 1859 - ivi 1935), dapprima nell'amministrazione delle biblioteche, poi in quella dei musei. Destinato a Siracusa, si dedicò all'esplorazione e all'illustrazione archeologica della Sicilia; studiò il periodo preellenico attraverso gli scavi delle necropoli di Pantalica, Caltagirone, Plemmirio, Tapso; il periodo greco con lo scavo e lo studio della città e delle necropoli di Siracusa, Gela, Camarina Centuripe, estendendo anche le ricerche alle catacombe cristiane e giudaiche e alle antichità bizantine. Soprintendente alle antichità della Calabria e Basilicata (1907-25), scavò fra l'altro a Locri e a Rosarno (antic. Medma). Diresse il Bullettino di paletnologia italiana e l'Archivio storico della Calabria e Lucania; fu socio nazionale dei Lincei (1914) e (dal 1924) senatore del Regno.