ORSI, Paolo
Archeologo, nato a Rovereto il 18 ottobre 1859. Laureato in lettere nell'Università di Padova, passò dalle biblioteche all'amministrazione dei Musei nel 1888 e, destinato a Siracusa, si dedicò all'esplorazione e illustrazione archeologica della Sicilia. La Sicilia preellenica nelle fasi della sua evoluzione fu chiarita dalle esplorazioni di centinaia di necropoli, da Pantalica a Caltagirone, dal Plemmirio a Thapsos; per mezzo di esse è possibile oggi fondare su basi solide la cronologia di quel periodo precedente alla storia e illuminare i rapporti della Sicilia con le civiltà mediterranee. Dalle ricerche dell'O. furono altresì illustrate le città e le necropoli greche di Siracusa, di Gela, di Camarina, di Centuripe, e le sedi e le arti mirabili fiorite in quelle regioni ebbero luce immensa da quest'opera infaticata, estesa sino alle catacombe cristiane e giudaiche e agli avanzi dell'età bizantina. Dal 1907 al 1925 l'O. resse anche la Soprintendenza alle antichità della Calabria e della Basilicata; i risultati ottenuti dalle esplorazioni dell'O. in queste terre (ad esempio a Locri, a Rosarno Medma), mostrano quale messe di meraviglie si possa raccogliere con l'indagine sistematica di esse. I capisaldi, che l'O. ha posto nelle questioni della preistoria della Sicilia, furono da lui stabiliti anche per l'architettura e l'arte cristiana e bizantina della Calabria, del Bruzio e della Lucania, illustrate in monografie fondamentali. L'O. dirige il Bullettino di Paletnologia italiana e l'Archivio storico della Calabria e Lucania, edito dalla Società della Magna Grecia. Oltre trecento sono le sue pubblicazioni in ogni ramo dell'archeologia, della preistoria e della numismatica. È ritenuto, in patria e all'estero, come il più attivo e fortunato esploratore archeologo che vanti l'Italia. È membro dell'Accademia dei Lincei e, dal 1924, senatore del regno.