PAOLO Silenziario (Παῦλος Σιλεντιάριος)
Poeta bizantino, tra i primi in ordine di tempo e i più cospicui, ricoprì l'ufficio di silenziario alla corte di Giustiniano (527-565). Di nobile e ricca famiglia, visse dedito agli studî. Fu amico dello storico e poeta Agatia, che ci lasciò un breve elogio di lui (Storie, V, 9). Coltivò il tipo di poesia che era allora maggiormente in voga, e con cui si cercava di ristabilire la tradizione alessandrina: poesia di brevi epigrammi o di pompose descrizioni artistiche.
I suoi epigrammi, pervenutici in numero di 78, sono per la maggior parte erotici, pieni d'una sensualità raffinata e talora audace: svolgono motivi convenzionali, ma rivelano nel medesimo tempo attitudini originali, freschezza d'impressioni, chiarezza di fantasia. Di lui possediamo altresì due poemetti descrittivi: la Descrizione del tempio di S. Sofia, in 887 esametri con introduzioni in trimetri giambici di dedica all'imperatore Giustiniano e al patriarca Eutichio; e la Descrizione dell'ambone (di S. Sofia stessa), in 275 esametri, pure con introduzione giambica. Entrambi hanno il carattere di composizioni ufficiali: il primo fu scritto per la riconsacrazione della famosa chiesa costantinopolitana nel 563; il secondo, poco appresso. Sono soprattutto importanti come fonte di notizie per la storia dell'arte; ma hanno anche notevole interesse nei riguardi letterarî per il genere a cui appartengono, per le influenze che contengono di poeti dotti, da Callimaco a Nonno; e non mancano di vigore proprio, di solennità, di efficacia rappresentativa. Se l'ispirazione degli epigrammi era essenzialmente pagana e sensuale, qui invece si manifesta il cristiano, nutrito di teologia. A questi poemetti descrittivi se ne aggiunge un altro Sulle Terme pitiche (in Bitinia), in 190 emiambi.
Ediz. e bibl.: Gli epigrammi si trovano nell'Anthologia palatina (specialm. lib. V e IX). I poemetti descrittivi, in P. Friedländer, Johannes von Gaza und Paulus Silentiarius, Lipsia 1912 (con importanti studî). Il poemetto Sulle Terme pitiche in appendice all'ediz. dell'Anth. pal., III, di E. Cougny, Parigi 1890, p. 408 segg. Si veda: A. Veniero, P. S., Catania 1916.