ULIAN, Paolo
Designer, nato a Massa il 27 agosto 1961. Autore di oggetti spesso realizzati attraverso l’uso ingegnoso di scarti industriali, le cui creazioni sono sintesi di intuito progettuale, etica, rispetto per i materiali e i processi produttivi, funzionalità, artigianato industriale, semplicità e ironia. I suoi progetti, prodotti da importanti aziende o realizzati in edizioni limitate, sono stati esposti in numerose mostre e hanno ricevuto premi di importanza internazionale tra cui il Design report award (2000), il premio Dedalus (2002), il premio Design plus (2009), l’iF design award (2009) e due menzioni d’onore alla XXII edizione del premio Compasso d’oro (2011).
Ha studiato presso l’Accademia di belle arti di Carrara dal 1981 al 1983 e all’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Firenze dal 1983 al 1990. Fino al 1992 ha lavorato con Enzo Mari a Milano per poi tornare in Toscana e fondare il proprio studio in collaborazione con il fratello Giuseppe. Ha insegnato in diverse università e scuole italiane tra le quali le Università di Bolzano e di Palermo, il Politecnico di Milano, l’ISIA di Faenza e di Firenze, la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano, l’Istituto Marangoni di Milano, lo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano.
Ha disegnato oggetti iconici come il centrotavola Una seconda vita (2006) per Attese Edizioni, il lavabo Tandem (2008) per Azzurra Ceramiche, il Cardboard vase (2009) per Skitsch. Il marmo bianco di Carrara, materia identitaria della sua terra natia, è spesso oggetto delle sue sperimentazioni. Ne sono esempio prodotti come Vaso Vago (2008) per l’azienda UP Group, Numerica, Primitiva, Autarchico, Brecciato e Concentrico (arredi per Le Fablier, 2010) e i progetti sviluppati con il designer Moreno Ratti tra cui la panchina Onda (2013) per UP Group, il vaso Introverso (2014) per Vallmar, l’oggetto multifunzionale Comb e la seduta Land (2014) per Robot City, e la lampada da tavolo PiùOmeno (2014), appartenente alla collezione 40×40, che esplora le potenzialità di utilizzo di mattonelle quadrate tagliate con tecnologia waterjet e assemblate a secco evitando possibili sfridi.
Bibliografia: C. Mantica, La virtuosité de Paolo Ulian, «Intramuros», 2009, 143, pp. 40-45; Paolo Ulian 1990-2009, a cura di B. Finessi, Milano 2009; M. Padovani, Paolo Ulian raccontato da Enzo Mari, «Interni», 2010, 599, pp. 42-47; Paolo Ulian, tra gioco e discarica, a cura di E. Mari, Milano 2010; Il marmo tra classicità e contemporaneità: Paolo Ulian, a cura di M. Romanelli, Mantova 2011; Paolo Ulian. Research experiences in design, a cura di A. Biamonti, Milano 2012; «Inventario», 2011, 3, nr. monografico: Nuovi maestri: Paolo Ulian, a cura di M. Romanelli.