BENEDETTO XVI, Papa
Nome assunto da Joseph Ratzinger dopo la sua elezione papale. Nato a Marktl am Inn (Baviera) il 16 aprile 1927 da una famiglia di origini contadine e artigiane, terzo figlio di un commissario della gendarmeria, entrò nel 1939 in seminario e, arruolato sedicenne, nel 1943, nei servizi ausiliari antiaerei, alla fine del 1945 poté riprendere gli studi ecclesiastici di filosofia e teologia, a Frisinga e Monaco. Ordinato sacerdote nel 1951 e laureatosi in teologia nel 1953, insegnò tra il 1959 e il 1969 nelle università di Bonn, Münster e Tubinga. Durante il Concilio Vaticano ii fu consulente teologico del cardinale arcivescovo di Colonia J. Frings, esponente della maggioranza riformatrice nell'assemblea conciliare, e dal 1969 insegnò dogmatica e storia dei dogmi nell'università di Ratisbona, affermandosi nei suoi numerosi studi e volumi (spesso tradotti in diverse lingue) come uno dei più conosciuti, discussi e brillanti teologi della seconda metà del Novecento.
Nel 1977 da Paolo vi fu nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga e creato cardinale. Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede dal 1981, ha guidato per oltre ventitré anni l'organismo dottrinale della Curia romana con un'autorevolezza e un prestigio riconosciutigli anche dai suoi avversari, e nel 2002 è stato anche eletto decano del collegio cardinalizio. Nelle sue pubblicazioni già dalla fine degli anni Sessanta, durante il suo episcopato e soprattutto nel lunghissimo periodo nel quale ha diretto la Congregazione per la dottrina della fede - contribuendo a ispirare ed esprimendo la linea e i documenti dottrinali del pontificato di Giovanni Paolo ii -, ha criticato con nettezza tendenze a suo avviso eversive nei confronti dello stesso Vaticano ii, tra cui l'appiattimento dell'esperienza cristiana sulla dimensione politica, la dissipazione del patrimonio liturgico con il conseguente indebolimento della sua capacità pedagogica e la relativizzazione della salvezza portata da Cristo.
Il 19 aprile 2005 il decano del collegio cardinalizio è stato eletto papa, al quarto scrutinio, in un conclave dove sono entrati 115 elettori - il numero più alto nella storia delle elezioni papali - e che tuttavia è durato meno di ventiquattro ore. Successore del primo pontefice polacco, primo papa tedesco dopo più di nove secoli e unico cardinale entrato in conclave (oltre lo statunitense W.W. Baum) a non essere stato creato da Giovanni Paolo ii, B. xvi ha spiegato il nome assunto da papa con il riferimento a Benedetto xv, che durante il primo conflitto mondiale predicò la pace, e soprattutto a san Benedetto, l'ordinatore del monachesimo occidentale, che Paolo vi nel 1964 aveva proclamato patrono d'Europa e del quale B. xvi ha voluto sottolineare l'esortazione a non anteporre nulla a Cristo.
Le priorità del pontificato, dichiarate dal papa nel messaggio pronunciato il giorno dopo la sua elezione, sono l'attuazione del Concilio Vaticano ii "in fedele continuità con la bimillenaria tradizione della Chiesa", l'impegno per la ricostituzione dell'unità dei cristiani, attraverso "gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze", e il dialogo con i credenti delle altre religioni e "con le diverse civiltà". Questi punti programmatici sono stati confermati da B. xvi sin dall'omelia pronunciata il 24 aprile durante la messa "per l'inizio del ministero petrino del vescovo di Roma", il rito inaugurale del pontificato per la prima volta denominato e celebrato con intenzionale accentuazione ecumenica: il papa si è così rivolto ai cattolici, ai cristiani non cattolici, ai "fratelli del popolo ebraico, cui siamo legati da un grande patrimonio spirituale comune, che affonda le sue radici nelle irrevocabili promesse di Dio", agli altri credenti e ai non credenti. E nel primo viaggio internazionale compiuto a Colonia (18-21 agosto 2005) per la ventesima Giornata mondiale della gioventù, incontrando nella sinagoga della città la comunità ebraica, B. xvi ha formulato l'invito, senza precedenti, a progredire nel confronto teologico, e ai rappresentanti musulmani ha ribadito con chiarezza la necessità di un'azione comune per respingere il terrorismo che strumentalizza anche la religione, e per educare soprattutto i giovani a una convivenza pacifica. L'esordio del pontificato di B. xvi è stato caratterizzato anche dall'attuazione d'iniziative disposte dal predecessore, tra cui la pubblicazione - decisa nel 2003 e diretta dall'allora cardinale Ratzinger - di un Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica. Il 25 gennaio 2006 è stata pubblicata la prima enciclica, dedicata all'amore cristiano: intitolato Deus caritas est, il testo (datato 25 dic. 2005) nella prima parte afferma la necessità di unire l'amore "mondano" (èros) e l'amore "fondato sulla fede" (agàpe) e nella seconda insiste sull'amore del prossimo come compito dell'intera Chiesa. B. xvi ha permesso l'inizio della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo ii in anticipo sui termini prescritti, e ha deciso, ripristinando la prassi anteriore al 1971, di presiedere solo le cerimonie di canonizzazione e non più quelle di beatificazione, celebrate da cardinali a Roma o altrove.
Bibl.: La più ampia bibliografia, a cura di H. Höfl, è nella miscellanea per il sessantesimo compleanno Weisheit Gottes, Weisheit der Welt, 2°, St. Ottilien 1987, pp. *3-*77, e una scelta in J. Servais, Come accostarsi all'opera di Joseph Ratzinger, in A. Nichols, Joseph Ratzinger, Edimburg 1988 (trad. it. Cinisello Balsamo 1996, pp. 313-325); tra i volumi successivi, importanti sono l'autobiografico Aus meinem Leben. Erinnerungen 1927-1977, Stuttgart 1998 (pubblicato dapprima in trad. it. Cinisello Balsamo 1997), e le due conversazioni con P. Seewald, raccolte nei volumi Salz der Erde. Christentum und katholische Kirche an der Jahrtausendwende, Stuttgart 1996 (trad. it. Cinisello Balsamo 1997) e Gott und die Welt. Glauben und Leben in unserer Zeit, Stuttgart 2000 (trad. it. Cinisello Balsamo 2001); i testi del pontificato sono pubblicati sul sito della Santa Sede (http://www.vatican.va). Giovanni Maria Vian