CLEMENTE XIII, papa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 e morì il 2 febbraio 1769. Studiò a Bologna, a Padova, e a Roma. Diventato protonotario nel 1716, fu governatore a Rieti e poi a Fano, uditore di Rota per Venezia nel 1729, e cardinale diacono di S. Nicola in Carcere il 20 dicembre 1737. L'11 marzo 1743 fu da Benedetto XIV nominato vescovo di Padova; il 6 luglio 1758 fu eletto papa, e fu coronato il 16. Oltre la lotta continua con le corti per la giurisdizione ecclesiastica, la più importante del suo pontificato fu quella dei gesuiti. Era cominciata sotto il pontefice precedente, in Portogallo, il lavorio per ottenere la soppressione della Compagnia; poi in Francia, l'affare La Vallette, abilmente sfruttato, suscitò l'opinione pubblica ed il parlamento di Parigi contro di loro: Luigi XV chiese che i gesuiti francesi formassero una provincia autonoma (1762). Il papa e il Ricci, generale dei gesuiti, non accettarono la proposta, sicché in Francia fu espulso l'ordine (novembre 1764); nel 1767 esso fu espulso anche dalla Spagna, da Napoli, da Parma e da Piacenza. Clemente XIII protestò invano, giacché le corti borboniche strinsero un'alleanza per ottenere la soppressione canonica dell'ordine. La Francia occupò allora Avignone e il contado Venassino, e Napoli occupò Benevento e Pontecorvo (1768).
Bibl.: Bullarii Romani continuatio, Prato 1842, III; G. de Novaes, Storia de' Sommi Pontefici, Roma 1822, XV, p. 3 segg.; G. Hergenröther, Storia universale della Chiesa, Firenze 1911, VII, p. 198 segg.; G. X. de Ravignan, Clément XIII et Clément XIV, 2ª ed., Parigi 1856.