ONORIO III, papa
Cencio Savelli, figlio di Amalrico; s'ignora l'anno della sua nascita; morì a Roma il 18 marzo 1226. Dapprima canonico di S. Maria Maggiore, tesoriere della S. Sede nel 1188, nominato cardinale diacono di S. Lucia da Celestino III, trasferito al titolo dei Ss. Giovanni e Paolo da Innocenzo III (1198), fu eletto pontefice il 18 luglio 1216. Di carattere debole e mite, si sforzò come poté di continuare l'opera del grande Innocenzo, ma ne compromise in parte i risultati. Così diede il suo appoggio a Giovanni Senza Terra contro Luigi, figlio di Filippo Augusto; proseguì la lotta per la repressione dell'eresia albigese, confermando ad Amalrico di Montfort i possessi conquistati dal padre (1217), proclamando la crociata contro gli eretici (1218), approvando nel 1220 un nuovo ordine militare religioso per la difesa della fede in Francia; approvò definitivamente la regola dei nuovi ordini di S. Domenico e di S. Francesco. Nei riguardi di Federico II non riuscì però a ottenere l'esecuzione dei patti fissati per la coronazione imperiale; gli concesse dilazioni su dilazioni per l'esecuzione della crociata, lo coronò imperatore nel 1220, avendogli prima concesso di serbare, vita natural durante, anche il regno di Sicilia: il programma per cui aveva sempre lottato Innocenzo III, la separazione tra regno di Sicilia e impero, cadeva così completamente. Scoppiato il dissidio fra l'imperatore e i comuni, O. III s'interpose con propositi concilianti in vista della crociata e propose alle due parti quella che fu detta la "Cauzione di O. III" secondo la quale, l'imperatore doveva revocare le condanne, e la lega dei comuni obbligarsi a un servizio annuale di 400 cavalieri per la crociata. Ma anche questo atto della politica conciliativa di O. III, approvato dai comuni tardivamente il 26 marzo 1227 quando il pontefice era già morto, fu senza efficacia.
Scrittore di materie ecclesiastiche, egli fu autore fra l'altro di un Ordo romanus de consuetudinibus, di una Compilatio Decretalium, di una vita di S. Gregorio VII, di un Ordo ad coronandum imperatorem (H. III Opera omnia, ed. Horoy, in Medii aevi bibliotheca, Parigi 1879-1883). Ma la sua fama è specialmente affidata al Liber censuum da lui redatto durante il periodo in cui fu camerario della Chiesa.
Bibl.: Oltre quello che riguarda il Liber censuum, v. Pressuti, I regesti del pontefice O. III, Roma 1884; id., Regesta H. papae III, Roma 1888-1895; Liber pontificalis, ed. Duchesne, II, Parigi 1892; I. A. Fabricius, Bibliotheca medii aevi, I, Amburgo 1734-46; J. F. Böhmer, Regesta imperii, Stoccarda 1849; E. Winkelmann, Acta imperii inedita, Innsbruck 1880; I. Clauser, Papst H. III, Bonn 1895; Knebel, Kaiser Friedrich II., und H. III., Münster 1905.