PAPILLA da stasi
Sindrome oftalmoscopica caratterizzata da edema della papilla del nervo ottico, il quale aumenta considerevolmente di volume, formando un rilievo attorno al quale si scorgono spesso chiazze emorragiche: le vene del fondo dell'occhio sono dilatate enormemente e tortuose, le arterie si assottigliano fino quasi a scomparire.
La papilla da stasi trova in genere la sua spiegazione in un aumento della pressione endocranica e nella conseguente imbibizione edematosa delle fibre del nervo ottico. Alla papilla da stasi segue per lo più l'atrofia bianca del nervo ottico, che è accompagnata da disturbi gravi della potenza visiva, talvolta fino alla cecità. La causa più frequente della papilla da stasi è data dai tumori del cervello. Possono anche, assai più raramente, provocarla le meningiti luetiche e tubercolari, la pachimeningite emorragica e, secondo alcuni, l'encefalite letargica. È spesso bilaterale, talvolta più intensa nel lato dove ha sede il tumore: non è sempre in rapporto col volume di questo. La papilla da stasi nei tumori del cervelletto esiste nella proporzione del 92%; in quelli delle eminenze nel 90%; in quelli del lobo temporale nel 68%; in quelli dei lobi frontale e prefrontale nel 60%; in quelli del ponte nel 45%; in quelli del talamo nel 25%; in quelli dei peduncoli cerebrali nel 18%.