PAPIROLOGIA (XXVI, p. 257)
Gli studî papirologici hanno continuato ovunque con ottimi risultati, nonostante le difficoltà, che a causa della guerra hanno impedito in varî paesi il regolare svolgimento delle ricerche e soprattutto il proseguimento dei lavori di scavo, spesso, come è accaduto per quelli italiani in Antinoe, interrotti e non ancora ripresi.
Continuando un'iniziativa di U. Wilcken, sono stati tenuti due congressi internazionali, uno a Firenze nel 1935 (il IV), voluto dagli studiosi di tutto il mondo in questa città anziché a Londra, per onorare G. Vitelli (v. Atti del IV Congresso internazionale di papirologia, Milano 1936), e l'altro tenuto a Oxford nel 1937 (v. Actes du Ve Congrès de papyrologie, Bruxelles 1937), ambedue notevolissimi per il numero dei partecipanti e soprattutto per l'importanza delle comunicazioni e degli argomenti trattati dai singoli studiosi.
Fra i più notevoli ritrovamenti papiracei degli ultimi tempi basterà ricordare le Διηγήσεις di poemi di Callimaco editi da M. Norsa e G. Vitelli (v. callimaco, in questa App.); numerosi frammenti di drammi satireschi di Eschilo editi in Pubb. Soc. It., 1209 e 1211 nel 1935 e in P. Oxy., 2159 e segg. nel 1941; importanti frammenti di Alceo (v. in questa App.) in P. Oxy., 2165, oltre a frammenti di Callimaco, Euforione, Euripide, Ipponatte, Menandro, Saffo (v. in questa App.), Sofocle, ecc. Moltissimi i papiri omerici di ogni secolo, soprattutto dal I al III d. C. e numerosi anche i testi cristiani, fra cui basterà ricordare i papiri Chester Beatty, editi dal 1933 al 1937 dal Kenyon, contenenti numerosi papiri biblici del sec. III d. C. e l'importante primo frammento di codex del IV Vangelo, della prima metà del sec. II, nella John Rylands Library. È pure continuata la pubblicazione dei papiri manichei, a cura di Polotsky e altri.
Infiniti poi i testi documentarî di ogni epoca, che vengono pubblicati ovunque, specialmente nelle collezioni americane dei papiri di Princeton e di Michigan, oltre che nelle varie collezioni edite in Europa, portando sempre contributi spesso notevoli alla conoscenza del mondo ellenistico sotto tutti i suoi aspetti. Non pochi di questi riguardano il diritto greco e romano; proprio dalle scoperte papiracee gli studiosi di diritto romano hanno avuto in questi ultimi anni le pergamene di Gaio provenienti da Antinoe, contenenti frammenti delle Istituzioni, che hanno servito ad integrare lacune del noto codice veronese scoperto dal Niebhur nel 1816: scoperte in Egitto nel 1933 furono edite nel 1935 da V. Arangio-Ruiz in P. S. I., 1182 e poi in Bull. dell'Ist. di dir. rom., n. s., 1935, p. 570 segg. (= Baviera, Fontes Iuris Romani Anteiust., II2, 1940, p. 195 segg.) e studiate poi da varî autori.
Numerosi sono stati purtroppo gli studiosi che sono scomparsi in questi ultimi anni; fra questi A. S. Hunt, l'infaticabile compagno di lavoro del Grenfell, morto nel 1934, e in Italia Girolamo Vitelli (v.). che con la sua prodigiosa attività aveva portato l'Italia fra le prime nazioni del mondo in questo genere di studî; scomparsi pure Ed. Mayser (1937), P. Collomp (1943), W. G. Waddel (1945), U. Wilcken (1945), P. Collart (1946) e inoltre gli egittologi W. . Crum, Herbert Thompson, Flinders Petrie, P. C. Smither, C. R. C. Allberry. Danni alle collezioni di papiri si sono verificati in varî luoghi, soprattutto a Monaco, Berlino, Lovanio; ora tuttavia il lavoro riprende ovunque quasi regolarmente; in Italia dopo la pubblicazione del vol. XII dei Papiri greci e latini (P. S. I.) uscito in piena guerra nel 1943, a cura di M. Norsa, con notevoli papiri documentarî di età romana e bizantina, è stato pubblicato (1949) il vol. XIII, 1 contenente, oltre alla ristampa di testi già editi, nuovi testi cristiani, varî papiri omerici e un notevolissimo papiro con nuovi frammenti delle Elleniche di Ossirinco; a Napoli è stata riattivata l'officina dei Papiri ercolanesi e un nuovo volume di papiri è in preparazione a Milano presso l'università di stato a cura di A. Vogliano; ivi stesso, presso l'università cattolica, A. Calderini continua la pubblicazione della rivista Aegyptus. In Germania riprenderà le pubblicazioni la benemerita rivista Archiv für Papyrusforschung (giunta nel 1942 al vol. XIV) a cura di W. Schubart, altre pubblicazioni sono in corso. In Inghilterra un intero volume dei Papiri di Ossirinco, il XIX, sarà dedicato a Callimaco, di cui varî i frammenti nuovi (del 1941 è il vol. XVIII a cura di E. Lobel, C. H. Roberts e E. P. Wegener).
Bibl.: Una bibliografia completa delle varie pubblicazioni papirologiche si trova, oltre che nelle schede della Fondation Égyptologique Reine Élisabeth, di Bruxelles, nelle varie rassegne sulle riviste più importanti, nella Revue des Études Grecques a cura di P. Collart e, dopo la sua morte, di M. Hombert, in Aegyptus a cura di A. Calderini, nella Chronique d'Égypte, a cura di M. Hombert e di C. Preaux, e a cua di varî nel Journal of Egyptian Archaeology. Ottima la bibliografia critico-analitica nell'Année philologique di J. Marouzeau, come pure la rassegna delle più notevoli pubblicazioni curata di volta in volta nell'Archiv für Papyrusforschung da U. Wilcken, L. Wenger, A. Körte (solo fino al 1941). Una breve rassegna degli studî durante il periodo di guerra in Aegyptus, XXV, 1945 (ma dic. 1946), p. I segg. a cura di A. Calderini e in Chronique d'Égypte, XXII-XXIII, 1947-1948; in particolare per la papirologia giuridica, V. Arangio-Ruiz, in Doxa, I, 1948, pp. 248-63. L'elenco di tutti i testi letterarî greci in E. Reggers, Catalogus van de Grieksche Letterkundige Papyrusteksten (1922-1938), Lovanio 1942, non sempre completo, da integrare con L. Giabbani, Testi letterari greci di provenienza egiziana (1920-45), Firenze 1947. I principali testi poetici sono editi in D. L. Page, Greek literary Papyri con traduzione inglese, I, Londra 1942; importante per la pap. giurid.; R. Taubenschlag, The Law of Graeco-Roman Egypt in the Light of the Papyri, I, New York 1944, II, Varsavia 1948; i testi riguardanti il diritto romano in Fontes Iuris Romani Anteiustiniani, III (Negotia), a cura di V. Arangio-Ruiz, Firenze 1943. Per il mondo ellenistico è fondamentale M. Rostovtzeff, A Social and economic History of the Hellenistic World, voll. 3, Oxford 1941. Per la lingua greca nei papiri indispensabile la nuova edizione della Grammatik di Ed. Mayser, 1936 segg. Per la paleografia greca, M. Norsa, Papiri greci delle Coll. it., fasc. 3, Roma 1929-46; id., La scrittura lett. greca dal sec. IV a.C. al sec. VIII d. C., Firenze 1941.