PARABASI (παράβασις)
Nell'antica commedia attica era quella parte del dramma, quasi intermezzo tra il primo e il secondo episodio, in cui il coro, deposta la maschera, avanzava sulla scena verso gli spettatori, e ad essi si rivolgeva, in anapesti, vivacemente commentando l'azione stessa, lodando l'opera, polemizzando satiricamente, o anche ragionando su opere e personalità di poeti rivali, mescolando pensieri e incitamenti di natura politica, letteraria, civile. La parabasi era dunque quasi il portavoce del poeta, in cui, staccandosi dalla finzione artistica, questi esponeva e difendeva direttamente le sue idee artistiche e politiche. Essa si suddivideva in varie parti (κομμάτιον, parabasi anapestica vera e propria, ὠδη, ἐπιρρημα, ἀντωδή, ἀντεπίρρημα, queste ultime quattro in metri lirici). Ne possediamo cospicui esempî in Aristofane, che in alcune commedie introduce anche una "seconda parabasi". Caratteristico frutto della libera polemica politica e poetica dell'antica commedia, la parabasi si estinse con essa.