PARACHELOITIDE (Παραχελωῖτις, Paracheloītis)
Era così chiamata anticamente la regione dell'Acarnania presso le foci del fiume Acheloo, tra la valle di questo fiume e quella dell'Eveno a sud della catena dei colli dell'Aracinto: regione fertilissima grazie alle alluvioni del fiume, che presso il suo sbocco avanza lentamente per il riempimento della regione lagunare presso le foci, di maniera che gli antichi pensavano che con l'andar del tempo sarebbe avvenuta l'unione del continente con le opposte isole Echinadi. Degli antichi lavori di canalizzazione e di regolamento delle acque per rendere asciutta e abitabile la regione, già secondo gli autori classici, vi sarebbe allusione nella leggenda della lotta di Ercole contro il dio fluviale Acheloo, cui il primo avrebbe rotto un corno. Il territorio fu conteso sempre fra gli Acarnani e gli Etoli; certo in mano degli Acarnani verso il 330 a. C. fu indubbiamente conquistato dagli Etoli insieme a Eniade.
Alle Echinadi di fronte alla Paracheloitide ebbe luogo nel 321 a. C. l'importante battaglia navale in cui la flotta ateniese fu battuta da quella macedonica.
Bibl.: E. Oberhummer, Akarnanien, Ambrakia, Amphilochien, Leukas im Altertum, Monaco 1887, passim.