tecnologico, paradigma
Concetto introdotto da G. Dosi (Technological paradigms and technological trajectories, «Research Policy», 1982, 11, 3), assieme alla nozione correlata di traiettoria tecnologica (➔ tecnologica, traiettoria di), per proporre uno schema interpretativo del cambiamento t. come possibile alternativa alla funzione di produzione (➔ produzione, funzione di).
Il concetto di paradigma t. prende le mosse dall’opera maggiore di T. Khun, The structure of scientific revolutions (1962), e più in particolare dall’idea di paradigma scientifico teorizzata dall’epistemologo statunitense con riferimento alla storia della scienza. Il paradigma t. è quindi un insieme di conoscenze, sia tacite sia codificate (➔ conoscenza), comprendente nozioni scientifiche, procedure di ricerca e di operazionalizzazione connesse alla nascita e allo sviluppo di una determinata tecnologia, e funziona come modello condiviso per una comunità di pratica (ingegneri, tecnici, scienziati) coinvolta nella soluzione dei problemi che emergono nel normale progresso di una tecnologia. Ne consegue che il paradigma t. è ciò che cognitivamente limita la comunità di pratica (e le sue attività di ricerca), poiché al suo interno sono definiti sia le finalità, sia la tecnologia, sia i principi scientifici e tecnologici effettivamente utilizzati. Esso è anche ciò che orienta, in una certa misura indipendentemente dalle forze di mercato, lo sviluppo di una determinata tecnologia. Nella fase iniziale (preparadigmatica), diverse basi di conoscenza e principi scientifici competono tra loro, e buona parte dei processi di scoperta e di innovazione procedono per prove ed errori, seguendo una molteplicità di percorsi.
Quando un paradigma emerge, le basi di conoscenza si consolidano, gli obiettivi vengono stabiliti, si forma una comunità di pratica, e le attività innovative diventano molto più incrementali. Le modalità con cui un paradigma si istituzionalizza, e l’emergere della Best Available Technology (BAT, cioè la migliore tecnologia per date condizioni esistenti, in termini di minori costi o migliori prestazioni) dipendono da numerosi fattori, spesso idiosincratici al contesto tecnologico. L’automobile con motore a combustione interna è un tipico esempio di paradigma t., in quanto contrapposto ad altri paradigmi, quali il motore elettrico o a vapore, che si basano su principi scientifici differenti: utilizzano sistemi di propulsione molto diversi sia nelle proprietà sia nel funzionamento, a cui possono corrispondere diversi problemi tecnologici riguardanti le caratteristiche dell’automobile (per es., la grandezza, l’aerodinamicità, le dimensioni del serbatoio). Inoltre, quei 3 paradigmi tecnologici richiedono competenze ingegneristiche completamente diverse sia per la progettazione e la realizzazione dei vari modelli, sia per la loro continua evoluzione. L’attività innovativa degli ingegneri definisce l’entità delle opportunità t. per ulteriori innovazioni e guida l’esplorazione dello spazio t. dirigendo gli sforzi in certe direzioni piuttosto che in altre, determinando quindi le traiettorie t. esplorate all’interno di un dato paradigma.