paradosso
paradòsso [Der. del lat. paradoxum, dal gr. parádoxon, comp. di pará "para-2" nel signif. di "contro" e dóxa "opinione"] [FAF] Enunciato contrario all'opinione comune ovvero apparentemente contraddittorio; anche, dimostrazione che, partendo da ipotesi assunte o ritenute valide e procedendo con apparente rigore logico, giunge a una conclusione in contraddizione con i fatti o con altri enunciati meglio fondati o, semplic., con il senso comune; la dimostrazione della falsità di un p. riguarda o l'inconsistenza di una o più delle ipotesi o qualche vizio logico nascosto del procedimento o, infine, la non attendibilità del senso comune in certi ambiti. ◆ [PRB] P. dell'autobus: riguarda la scelta dell'origine del riferimento temporale in un processo di punto: v. processi di punto: IV 599 d. ◆ [STF] [RGR] P. dell'orologio: v. tempo, storia del: VI 119 f. ◆ [MCQ] P. di Einstein-Podolski-Rosen, o p. EPR: riguarda gli effetti non locali dovuti al collasso della funzione d'onda dopo la misurazione di un'osservabile nell'interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica: v. misura in meccanica quantistica, teoria della: IV 12 d. ◆ [ASF] P. di Olbers: → Olbers, Heinrich Wilhelm. ◆ [MCF] P. idrostatico: il fatto che in vasi di uguale base e di sezione diversa, contenenti una medesima altezza h di liquido (v. fig.), la forza F che si esercita sulla base è la stessa, pur essendo diversa da vaso a vaso la quantità di liquido sovrastante (il p. cade se si considerano anche le forze che il liquido esercita sulle pareti dei vasi).