parafulmine
parafùlmine [Comp. di para-1 e fulmine] [FTC] [GFS] Dispositivo di protezione di edifici dalle scariche elettriche atmosferiche. Fu ideato da B. Franklin nel 1733 in forma di un'asta metallica, oggi detta punta, collegata mediante una fune metallica a un corpo metallico interrato nel suolo (oggi detto dispersore o spandente); a lungo si è pensato che la punta avesse la funzione di eccitare e poi di guidare su sé un fulmine, che poi si disperdeva senza conseguenze nel terreno; in questa prospettiva sono state elaborate varie teorie, nella più seguita delle quali gioca un ruolo essenziale la carica indotta dalla nube temporalesca nella punta, con dispersione di questa carica nel-l'atmosfera; per aumentare questi effetti della punta, alle semplici aste metalliche verticali appuntite si sono affiancate prima aste con un pennacchio di punte dorate (per moltiplicare gli effetti di una sola punta e per assicurare una costante buona conduttività elettrica escludendo possibili alterazioni chimiche di superficie) e, successiv., punte radioattive, cioè aste terminanti con un elettrodo ricoperto da un radioisotopo di lunga vita media; in realtà, ci sono fondate perplessità sul fatto che una semplice corta asta metallica al potenziale del terreno (è irrilevante la presenza o no di sostanze radioattive) possa perturbare in maniera notevole distribuzioni di cariche elettriche così estese e così dense quali sono quelle che danno luogo ai fulmini. Così, la protezione dai fulmini è oggi affidata, più che ai precedenti p. semplici ad asta, a ben più efficienti sistemi p., o p. a gabbia di Faraday, costituiti da una rete a maglie larghe di grossi conduttori metallici (corde o piattine) che ricopre la superficie esterna dei manufatti da proteggere; tale rete è collegata a estesi conduttori interrati con certe regole (prese di terra) e porta nei nodi in alto punte disperdenti, aventi la funzione di "raccogliere" e poi di disperdere a terra scariche che si formino nei paraggi.