parallelepipedo
parallelepìpedo [s.m. e agg. Der. del lat. parallelepipedum, dal gr. parallelepípedon (-pedos se agg.), comp. di parállelos "parallelo" e epípedon "superficie piana"] [ALG] Prisma delimitato da sei parallelogrammi (facce), a due a due uguali e paralleli; ha dodici spigoli, a quattro a quattro uguali e paralleli (fig. 1). ◆ [OTT] P., o rombo, di Fresnel: tipo di polarizzatore della luce: v. riflessione e rifrazione della luce: V 10 d. ◆ [ALG] P. rettangolo, o p. retto: p. avente per facce dei rettangoli (fig. 2); le facce contigue sono ortogonali tra loro. ◆ [ALG] Regola del p.: regola grafica, analoga nello spazio alla regola del parallelogramma (←) nel piano, per disegnare il risultante R di tre vettori non complanari v₁, v₂, v₃ applicati in un punto O, secondo la quale R è la diagonale orientata del p. avente per spigoli concorrenti in O i tre vettori da comporre (v. fig.).