pareggiare
Con costrutto transitivo, nel valore di " render pari ", " uguagliare ", in Pg XVII 10, a proposito dei passi che D. adegua al ritmo di quelli di Virgilio; e in II 18, detto del muover del lume che si avvicina ratto alla spiaggia del Purgatorio, e che nessun volo d'uccello pareggia.
In Pd XXI 90 l'anima di s. Pier Damiano riconosce che la chiarezza del suo splendore si uguaglia alla chiarezza della divina visione (cfr. XIV 40-41 La sua chiarezza séguita l'ardore; / l'ardor la visïone): a la vista mia, quant'ella è chiara, / la chiarità de la fiamma pareggio, " idest, adaequo " (Benvenuto).
Detto della morte che " rende pari ", " livella " tutti gli uomini, in Rime CVI 74.
Con costrutto reciproco in If XXIII 7 più non si pareggia ‛ mo ' e ‛ issa '; la vicenda della rana e del topo raccontata dalla favola somiglia a quella di Alichino e Calcabrina come tra loro ‛ mo ' e ‛ issa ', parole d'identico significato.