Ingegnere idraulico (Genova 1812 - ivi 1882), padre di Vilfredo (v.). Ufficiale del genio nell'esercito sardo, abbandonò la carriera per dedicarsi in Francia all'architettura e all'idraulica. Tornato in Italia (1848), entrò nell'amministrazione dell'Agricoltura e commercio, poi (1869) nell'ispettorato del Real corpo del genio navale. Fu socio nazionale dei Lincei (1873).