PARINTINTIN
. Indiani brasiliani di lingua Tupi-Guarani abitanti in prossimità del Rio Machado affluente del Madeira. Rimasti pressoché sconosciuti sino a questi ultimi anni, furono oggetto di studio da parte di C. Nimuendajú, incaricato dal governo brasiliano della loro pacificazione. I Parintintin (sin. Kawahib), insieme con i loro vicini e parenti, i Paranawát, i Wiraféd e i Takwatíb-Eriwahún, rappresentano i resti del grande gruppo Cabahyba che, abitante nel sec. XVIII nell'alto Tapajóz, fu disperso sotto i ripetuti attacchi dei Munduruku. La loro cultura, assai povera, dà l'impressione che i Parintintin appartengano a un gruppo rimasto isolato, quantunque possiedano alcuni elementi quali le frecce multipunte che mancano alle tribù Tupi-Guarani dell'alto Xingú.
Fra i loro elementi culturali mancano completamente quelli aventi una distribuzione andina (occidentale) all'infuori dell'uso della cosiddetta impennatura incollata del Perù come pure quelli aventi una distribuzione NO.
Come abitazione usano la maloca rettangolare dai muri non distinti dal tetto e le cui dimensioni fanno supporre che vengano abitate da varie famiglie. Le loro amache sono costruite interamente in cotone; possiedono inoltre l'urupé o staccio rotondo in giunco e il classico mortaio di legno dei Tupi-Guarani. La loro alimentazione è prevalentemente composta dai prodotti della caccia e della pesca; inoltre è dillusa fra loro, come del resto tra la maggioranza delle tribù Tupi, l'antropofagia. Le armi principali sono l'arco a sezione piano-convessa e le frecce di cui le impennature sono eseguite principalmmnte con la tecnica detta dell'E. del Brasile, come pure in minore quantità con quelle dette arara e impennatura incollata del Periì. Fra gli elementi culturali di distribuzione settentrionale e orientale noti ai Parintintin, si possono citare la pesca mediante veleno, il canotto in scorza d'albero, il remo con impugnatura, il fuso con rigonfiamento, il flauto di Pan, il paniere fatto con una sola foglia di palma, il tatuaggio, l'astuccio penico; è dubbio invece tra essi l'uso della raspa per mandioca e del tipiti.
Bibl.: C. Nimuendajú, Os Indios Parintintin do rio Madeira, in Journ. de la Soc. des Américanistes de Paris, n. s., XVI (1924); J. Garcia De Freitas, Os Indios Parintintin, ibid., XVIII (1926).