parita di genere
parità di genere loc. s.le f. inv. Parificazione nella rappresentatività dei generi maschile e femminile.
• Vareremo inoltre una legge sull’eguaglianza di genere nel mercato del lavoro, come in Spagna, e stabiliremo punteggi più elevati nelle graduatorie per gli appalti alle aziende che rispettano la parità di genere. E ai livelli più alti, vogliamo che i Consigli d’Amministrazione delle aziende pubbliche siano formati, per metà, da donne. (Walter Veltroni, Unità, 17 febbraio 2008, p. 28, Commenti) • Almeno in un caso, almeno per ora, Europa batte Stati Uniti 1-0. Succede sul terreno della parità di genere, sia pure nell’angolazione di nicchia relativa ai vertici delle società. (Maria Latella, Messaggero, 12 ottobre 2014, p. 1, Prima pagina) • Quanto a sé, [Gaetano] Quagliariello nega di aspirare a diventare ministro («preferisco lavorare alla ricostruzione del centrodestra»), ma avverte il premier che l’indicazione di una candidata per gli Affari regionali arriverà senza fretta: «Dopo Pasqua ne discuteremo. Poi decideremo: prima o dopo le elezioni regionali». «Se [Matteo] Renzi vuole la parità di genere ‒ dichiara [Roberto] Formigoni ‒ cambi qualche ministro del Pd». (Ga[briella] Be[llucci], Sicilia, 4 aprile 2015, p. 6, La Politica).
- Composto dal s. f. inv. parità, dalla prep. di e dal s. m. genere.
- Già attestato nella Repubblica del 1° novembre 1991, p. 1, Prima pagina (Silvana Mazzocchi).
> disparità di genere, equilibrio di genere, gender balance.