PARMENISCO (Παρμενίσκος, Parmeniscus)
Uno degli immediati scolari di Aristarco, di cui seguì in generale i canoni fondamentali nella critica omerica contro i Pergameni, pur mantenendo grande indipendenza di giudizio e di criterî, come prova la sua originale classificazione in otto classi dei nomi a proposito delle declinazioni (Varr., De ling. lat., X, 10) in cui considera la lettera anziché la sillaba finale. Fra gli aristarchei si distinse sopra tutto per le sue ricerche mitologiche, astronomiche e geografiche, badando per queste ultime in particolare alla distinzione degli omonimi, anche nei commenti ad Omero e a Euripide. Si ricordano di lui un trattato (almeno in due libri) Contro Cratete, un'opera astronomico-mitologica molto studiata dagli antichi, un commento ad Arato, uno scritto Intorno all'Analogia e forse un altro sugli studiosi che si occuparono del polo, e sulle poesie pindariche. Non gli appartiene il Commentario ad Eschine.
Bibl.: A. Gräfenhan, Gesch. d. kl. Philol. i. Alt., Bonn 1843 segg., I, p. 309; II, p. 118; A. Blau, De Aristarchi discipl., Jena 1883, p. 48 seg.; F. Susemihl, Gesch. d. gr. Liter. in d. Alexanderzeit, Lipsia 1892, II, p. 162 segg.