PARSISMO
. È il nome dato modernamente alla religione di Zarathustra (v. zoroastrismo), professata dai Parsi (v.), che continuano, con grande attaccamento e fedeltà, la tradizione dello zoroastrismo quale esso fu praticato e inteso in Persia sotto i Sassanidi.
I Parsi insistono sul carattere affatto monoteistico della loro religione, e, contro i polemisti cristiani e musulmani, negano che Zarathustra abbia predicato il dualismo. Essi respingono l'appellativo di "adoratori del fuoco" dato loro dagl'Indiani e dichiarano di adorare soltanto Dio (Ahura Mazdā), benché il fuoco abbia gran parte nelle cerimonie dei moderni Parsi, come in quelle degli antichi Persiani. Un'altra loro caratteristica è di avere praticamente rinunciato al proselitismo: è notevole che anche l'attività dei loro studiosi, per quanto abbia spesso carattere apologetico, non mira affatto a procurare nuovi adepti alla loro religione. Un'altra caratteristica di cui si vantano è la loro tolleranza; ma giova ricordare che la tolleranza religiosa non fu affatto concessa dai sovrani sassanidi della Persia e che, per contro, in India i Parsi non furono sottoposti a persecuzioni.