PARTI
. Processo civile (XXVI, p. 418). - Il cod. proc. civ. del 1942 ha dettato norme per quelle ipotesi in cui la legittimazione ad agire non coincide con la titolarità del rapporto sostanziale. Per esempio, un'apposita disposizione ha previsto il fenomeno della cosiddetta sostituzione processuale (art. 81, cod. proc. civ.) stabilendo che i casi in cui la legittimazione ad agire spetta a persona diversa da quella a cui spetta il diritto sostanziale, costituiscono un'eccezione che va contenuta nei limiti delle norme particolari. Un'altra felice applicazione dello stesso criterio si rinviene nell'art. 111 cod. proc. civ., secondo cui, se nel corso del processo si trasferisce il diritto controverso per atto tra vivi a titolo particolare, il processo prosegue tra le parti originarie. Se il trasferimento a titolo particolare avviene a causa di morte, il processo è proseguito dal successore universale o in suo confronto.
Due disposizioni sono venute (articoli 102 e 103) a dare principî direttivi ai processi con pluralità di parti. La prima (litisconsorzio necessario) stabilisce che quando una decisione non può pronunciarsi che in confronto di più parti, esse debbono agire o essere convenute nello stesso processo, norma questa che continua una semplice applicazione della regola di legittimazione ad agire. La seconda si riferisce al litisconsorzio facoltativo, cioè ai casi in cui esistendo una connessione di cause (per l'oggetto o per il titolo), si può fare un solo processo.
Oltre ai legittimi contraddittori possono partecipare al processo altre parti eventuali o collaterali; tipico il caso di colui che interviene volontariamente (v. intervento, in questa App.). È permesso alle parti principali, se ritengono che vi sia un terzo che abbia un interesse riflesso o dipendente, di chiamarlo a partecipare al processo, senza attendere che egli intervenga spontaneamente (art. 106 cod. proc. civ.). L'interesse della parte che chiama il terzo può essere quello di essere aiutato nella difesa od anche per evitare una successiva opposizione di terzo.