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particolato

Lessico del XXI Secolo (2013)
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particolato


tabella

s. m. – Minute particelle solide e liquide in sospensione in un gas. Si usa anche come sinonimo il termine aerosol. I p. dispersi nell’atmosfera sono di diversa origine, sia naturale sia antropogenica. Le sorgenti naturali più importanti sono le polveri, i vulcani, gli incendi boschivi e lo spray marino. I p. originati dalle attività umane, che tendono a crescere in percentuale rispetto alla quantità totale in particolare in ambito urbano, derivano principalmente dall’uso dei combustibili fossili nei veicoli e nelle centrali di produzione elettrica, dall'usura di pneumatici e freni di automobili e dell'asfalto stradale, e dalle combustioni per il riscaldamento domestico. La classificazione del p. atmosferico è generalmente fatta in termini di diametro aerodinamico. Una particella con un diametro aerodinamico di 1 micron (1 μm) si muove nell’aria come una sfera di densità 1g/cm3 di diametro pari a 1 μm. La notazione comunemente usata PM10 (Particulate matter 10) indica il p. di diametro aerodinamico inferiore o uguale a 10 μm (polveri sottili o fini), e analogamente per PM5 (≤5 μm), PM2,5 (≤2,5 μm) e PM1 (≤1 μm). Le particelle di diametro inferiore a 100 nm (≤0,1 μm) sono dette p. ultrafine (UFP, Ultra fine particles). Tutti i p. assorbono e diffondono la luce solare in percentuali che dipendono dal tipo di sostanze che li compongono e possono dunque avere un effetto sul clima cambiando la trasmissività dell’atmosfera alla radiazione solare. L’effetto complessivo in termini di riscaldamento o raffreddamento è un aspetto controverso a causa della complessità delle interazioni in gioco e del diverso comportamento dei vari tipi di particolato. Meno controverso è l’effetto sulla salute umana. Da questo punto di vista la principale discriminante è costituita dalle dimensioni del p.: le particelle più grandi sono filtrate nel naso e nel primo tratto dell’apparato respiratorio e non causano danni importanti. Le particelle più piccole, ossia le polveri sottili (PM10 e inferiori) riescono a raggiungere i bronchi, mentre l’UFP può passare dai polmoni all’organismo. L’inalazione di p. è stata collegata statisticamente a un aumento dell’incidenza di asma, cancro ai polmoni e malattie cardiovascolari. La normativa italiana sulla qualità dell'aria (d. lgs. 13 agosto 2010, n. 155) prevede, tra gli altri, limiti per la concentrazione di PM10 (50 μg/m3, in media giornaliera da non superare più di 35 volte in un anno) e di PM2,5 (25 μg/m3, in media annuale). Secondo il dossier di legambiente Mal'aria di città 2012, in Italia, nel 2011, 55 capoluoghi di provincia sono stati inadempienti (tabella).

Vedi anche
collòide In chimica, sistema costituito dalla dispersione di una sostanza colloidale solida (S), liquida (L) o gassosa (G) (fase dispersa) in un'altra (fase disperdente), anch'essa allo stato solido, liquido o gassoso (➔ colloidale, stato). cadmio Elemento chimico, di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41 di cui sono noti gli isotopi stabili 10648Cd, 10848Cd, 11048Cd, 11148Cd, 11248Cd, 11348Cd, 11448Cd, 11648Cd. Caratteristiche Il c. appartiene, insieme a zinco e mercurio, al gruppo II B del sistema periodico. Il suo nome deriva ... clorofluorocarburi Composti chimici contenenti cloro, fluoro e carbonio, indicati con la sigla CFC. Corrispondono agli idrocarburi nei quali tutti o parte degli atomi d’idrogeno sono stati sostituiti da atomi di cloro e fluoro. Sono caratterizzati da elevata stabilità chimica e termica, che aumenta con il contenuto di ... mercurio Chimica Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili. Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, con cui gli alchimisti mettevano in relazione il metallo. Il m. è citato per la prima volta da Teofrasto ...
Tag
  • APPARATO RESPIRATORIO
  • LEGAMBIENTE
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  • BRONCHI
Altri risultati per particolato
  • pulviscolo atmosferico
    Enciclopedia on line
    È l’insieme di particelle solide o liquide che si trovano in sospensione nell’atmosfera terrestre, particolarmente nei bassi strati. Le dimensioni di queste particelle vanno dai 10–3 μm al micrometro (per dimensioni maggiori si parla di polvere). Il p. è tra le cause prime dell’inquinamento atmosferico; ...
  • particolato
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Massimo Bonavita Minute particelle solide e liquide in sospensione in un gas. Si usa anche come sinonimo il termine aerosol. I particolati dispersi nell’atmosfera sono di diversa origine, sia naturale sia antropogenica. Le sorgenti naturali più importanti sono le polveri, i vulcani, gli incendi boschivi ...
  • PULVISCOLO atmosferico
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Filippo EREDIA Si trova nell'aria atmosferica in quantità variabilissima da località a località, perché proviene, in gran parte, dall'attività degli stabilimenti industriali, dalle locomotive e dagl'impianti di cucine domestiche e da quelli di riscaldamento. Si tratta di polveri, di diametro di millesimi ...
Vocabolario
particolato
particolato agg. e s. m. [der. di particola]. – Nel linguaggio scient., detto di sostanze, materiali, e sim., costituiti di particelle. Come s. m., l’insieme delle fini particelle solide o liquide (in partic., del pulviscolo atmosferico)...
particolare
particolare (ant. particulare) agg. [dal lat. tardo particularis, der. di particŭla, dim. di pars partis «parte»]. – 1. a. Che è proprio di un singolo individuo, di una singola cosa, o di una determinata categoria di individui, di cose,...
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