particulare
Aggettivo opposto a ‛ universale ', col valore di " singolare ", " speciale ", " individuo ", esclusivo della prosa del Convivio, e tranne la sola eccezione di IV XVI 8, dove si parla della virtute part[icular]e del cerchio, cioè della sua ‛ perfezione specifica ', è sempre nella locuzione natura particulare, opposta a natura uiversale (v. NATURA).
Così in Cv IV IX 3 la giurisdizione de la natura universale è a certo termine finita, e per consequente la parti[culare] (così anche nella Simonelli; nella '21, la parziale); XXVI 3 [la] Natura universale, che ordina la particulare a sua perfezione; I VII 9 come la natura particulare è obediente a la universale. Rispetto alla natura universale che rappresenta la causalità universale identificabile nei cieli e che pertanto regola il generale manifestarsi dei fenomeni, la natura particulare rappresenta la causalità naturale in quanto determinata nella creatura individua o sostanza particolare, e che tende alla sua conservazione (cfr. Tomm. Sum. theol. I II 85 6 " Natura quidem particularis est propria virtus activa et conservativa uniuscuiusque rei "). In quanto subordinata alla natura universale, la natura p. obbedisce alle regole generali di essa.