• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

partitivo [prontuario]

di Stefano Telve - Enciclopedia dell'Italiano (2011)
  • Condividi

partitivo [prontuario]

Stefano Telve

Funzioni

Le preposizioni articolate con base di possono avere valore ➔ partitivo, indicando il ‘prelievo’ di una parte da un insieme:

(1) ho comprato del pane

(2) ho incontrato degli amici

Il ➔ sintagma nominale partitivo preceduto da preposizione − in voga da secoli ma respinto dai puristi dell’Ottocento perché ritenuto modellato sul francese (avec des amis) − è oggi presente in pressoché qualsiasi ➔ registro linguistico.

Nell’italiano parlato, tuttavia, il partitivo ha spesso piuttosto la funzione di indicare il carattere indefinito (per natura o quantità) di un sintagma nominale:

(3) prendimi delle sigarette [alcune, quelle che vuoi]

(4) mi dia delle Marlboro [un pacchetto].

Combinazioni

Il costrutto, frequente con le preposizioni a (5), per (6) e con (7):

(5) la collegarono a degli apparecchi per la respirazione artificiale («la Repubblica» 13 giugno 1985)

(6) Morire per delle idee (titolo di una canzone di F. De André, 1974)

(7) abbiamo revocato, in alcuni settori, con delle varianti di base imponibile [...] alcuni dei benefici (resoconto stenografico dell’audizione del ministro G. Tremonti, Senato della Repubblica, 2 luglio 2008)

è possibile anche con altre preposizioni:

(8) gli emendamenti del Governo sono stati accompagnati da delle motivazioni scritte (resoconto delle Commissioni riunite II e III, Senato della Repubblica, 12 novembre 2009)

(9) come quello che Zucconi sminuzza in delle brevi storie («la Repubblica» 8 luglio 1997)

(10) l’ho perso fra delle lenzuola troppo fredde (Melissa P. 2003: 29)

Va notato che queste ultime combinazioni sono sentite dai grammatici come improprie e ridondanti e generalmente sconsigliate.

Si hanno partitivi persino preceduti da di, costrutto possibile nel parlato (Simone 1993: 79):

(11) ho sentito parlare di delle cose preoccupanti.

Messa in rilievo

Se il partitivo è messo in rilievo prima del verbo (➔ focalizzazioni), è obbligatoria la ripresa con ne (si ha dunque una dislocazione a sinistra; ➔ dislocazioni): ciò vale per il complemento oggetto (12) e per il soggetto di verbi inaccusativi (13; ➔ inaccusativi, verbi; Benincà 20012: 179, 186):

(12) (di) film, ne ho visti parecchi

(13) (di) bambini ne arrivavano da ogni parte.

Vedi anche
preposizione Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., in italiano, di, a, da, in, con, per, su, tra, fra) e improprie (sopra, sotto, davanti, dopo, dietro, ... sintagma Termine (dal gr. σύνταγμα «composizione, ordinamento») introdotto in linguistica da F. de Saussure per indicare qualsiasi segno in quanto sia costituito da una successione di unità lessicali e grammaticali minori. Nell’uso attuale, unità sintattica di varia complessità e autonomia, di livello intermedio ... grammatica Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale di una lingua) ed etimologia. G. è anche la disciplina ...
Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Tag
  • SINTAGMA NOMINALE
Vocabolario
prontüàrio
prontuario prontüàrio s. m. [uso fig. del lat. tardo promptuarium «credenza, dispensa, magazzino», dall’agg. promptuarius «in cui conservare qualcosa», der. di promptus: v. pronto]. – 1. Libretto o manuale in cui sono esposte brevemente...
partitivo
partitivo agg. [dal fr. partitif, der. del lat. partitus, part. pass. di partire «dividere, spartire»]. – In grammatica, di parola o costrutto che hanno la funzione di esprimere una parte in opposizione o comunque in relazione al tutto:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali