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Partito conservatore

Dizionario di Storia (2011)
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Partito conservatore (Conservative party)


Partito conservatore

(Conservative party) Partito politico del Regno Unito. All’inizio del 19° sec. aveva il nome di Partito tory, per poi assumere, sotto la direzione di R. Peel, il nome di P.c. (1834). Nella seconda metà del 19° sec. il suo maggiore leader fu B. Disraeli, ex liberale, che portò al partito una spinta riformistica sia sul terreno sociale sia su quello democratico, facendosi promotore – da capo del governo – di un allargamento del diritto di voto (1867). Nel 1886 il partito si alleò coi liberali unionisti di J. Chamberlain, e sotto la guida di R.C. Salisbury e A. Balfour conservò il potere anche nell’ultima fase dell’epoca vittoriana, facendosi sostenitore del mantenimento dell’impero coloniale britannico e opponendosi all’indipendenza irlandese. La sua politica protezionistica sul piano economico fu però punita dall’elettorato nel 1906. I conservatori tornarono al governo coi liberali, durante la Prima guerra mondiale e fino al 1922, per poi tornare a governare da soli e infine, dinanzi all’avanzare della crisi economica, ricostituire la coalizione, allargandola agli stessi laburisti, nel 1931. Nel 1937-40 la leadership fu assunta da N. Chamberlain, che si fece promotore di quella politica dell’appeasement nei confronti del nazismo che finì per accelerare lo scoppio della guerra. Durante la Seconda guerra mondiale la leadership del partito e la guida del Paese passarono a W. Churchill (1940-45), che seppe impostare un’efficace politica di mobilitazione nazionale antifascista, tessendo al contempo le necessarie alleanze internazionali. La vittoria della guerra non diede però ai conservatori il successo elettorale nelle prime elezioni postbelliche. Solo nel 1951 Churchill tornò premier, conservando il potere fino alla sua scomparsa (1955), allorché gli subentrarono prima A. Eden (1955-57) e poi H. Macmillan (1957-63). Dopo una breve fase di opposizione, nel 1970 il partito tornò al governo, ingaggiando un duro scontro coi sindacati e portando la Gran Bretagna nella CEE. Nel 1975 alla guida del partito giunse M. Thatcher. La vittoria elettorale del 1979 riportò i conservatori al potere sulla base di una politica economica monetarista e liberista, con un programma di privatizzazioni e tagli allo stato sociale che aprirono un forte scontro con le organizzazioni operaie, minatori in primo luogo, da cui la Thatcher, detta la «lady di ferro» uscì vincitrice, venendo confermata come primo ministro nel 1983 e nel 1987. Nel 1990 la Thatcher fu sostituita da J. Major, ma nel 1997 i conservatori subirono una dura sconfitta. Solo a partire dal 2005, sotto la guida di D. Cameron, il partito iniziò a superare la crisi. Alle elezioni del 2010 i conservatori hanno ottenuto il 36,1% dei voti, tornando a essere il primo partito britannico. Privi tuttavia della maggioranza assoluta dei seggi, sono stati costretti a creare un governo di coalizione coi liberali, guidato dal loro leader D. Cameron.

Vedi anche
David William Donald Cameron Uomo politico britannico (n. Londra 1966). Ultimati nel 1988 gli studi di filosofia, politica ed economia ad Oxford, ha aderito al Partito conservatore divenendo nel 1992 consulente particolare del cancelliere dello Scacchiere N. Lamont e l’anno successivo del ministro degli Interni M. Howard; nel 2001 ... Margaret Hilda Thatcher Donna politica inglese (Grantham, Lincolnshire, 1925 - Londra 2013). Deputato conservatore dal 1959, ministro dell'Educazione (1970-74), leader del Conservative Party dal 1975, divenne primo ministro nel 1979. La sua politica rigorosamente liberista, di rigido controllo dell'offerta di moneta, di tagli ... Robert Arthur Talbot Gascoyne-Cecil 3º marchese di Salisbury Salisbury, Robert Arthur Talbot Gascoyne-Cecil 3º marchese di. - Uomo politico (Hatfield, Herford, 1830 - ivi 1903). Dal 1853 deputato conservatore ai Comuni e dal 1868 alla camera dei Lord, fu segretario di stato per l'India (1866-67), dimettendosi in quanto contrario al Reform bill proposto da J. Russell ... Disraeli, Benjamin, conte di Beaconsfield Disraeli ‹diʃrèili›, Benjamin, conte di Beaconsfield. - Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella sua attività letteraria. Come primo ministro ...
Categorie
  • PARTITI E MOVIMENTI in Scienze politiche
Tag
  • IMPERO COLONIALE BRITANNICO
  • SECONDA GUERRA MONDIALE
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  • EPOCA VITTORIANA
  • PARTITO POLITICO
Altri risultati per Partito conservatore
  • CONSERVATORE, PARTITO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    I partiti conservatori sono quelli che rispondono alla tendenza umana a mantenere gli ordinamenti trasmessi dalla tradizione; come tali si alimentano del senso della storia e della concretezza realistica e si atteggiano diffidenti verso ogni posizione pratica e verso ogni costruzione ideologica che ...
Vocabolario
conservatóre
conservatore conservatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. conservator -oris]. – 1. Che o chi conserva: è [il Sole] ... conservatore del tutto, percioché non potrebbe vivere cosa che non partecipasse della forza del suo lume (Marino)....
partito²
partito2 partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
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