partito coriandolo
loc. s.le m. (iron.) Partito politico di dimensioni minuscole, per il quale sembra difficile prevedere una futura crescita.
• Quello che vogliamo fondere, in una sintesi efficace con gli altri colleghi della sinistra in Puglia e in Italia, sono i nostri programmi da realizzare. Le nostre scelte da condividere. Quello che di buono c’è e ha dimostrato di essere realizzabile e realizzato. Un passo verso questo tipo di semplificazione in un momento di «partiti coriandolo» è in se stesso un valore da perseguire. (Domenico Lomelo e Magda Terrevoli, Repubblica, 7 febbraio 2008, Bari, p. XV) • Si va verso il premio alla coalizione? «Si può pensare a un premio di coalizione, in un modello però che non consenta la polverizzazione e i partiti coriandolo. Serve una soglia minima di accesso per evitare la proliferazione infinita di partitini, il male del passato» (Piero Fassino intervistato da Monica Guerzoni, Corriere della sera, 2 ottobre 2016, p. 8, Primo piano).
- Composto dai s. m. partito e coriandolo.
- Già attestato nella Repubblica del 27 novembre 1991, p. 6, Politica (Barbara Palombelli).