Partito giustizialista (Partido justicialista, PJ)
(Partido justicialista, PJ) Forza politica argentina di orientamento populista. Costituito nel 1947 da Juan Domingo Perón, cercò di coniugare giustizia sociale e nazionalismo economico sotto un populismo dalle venature corporative, trovando un seguito tra lavoratori e diseredati. Messo fuori legge dal 1955 al ritorno di Perón al potere (1973) e di nuovo nel 1976, con il ripristino della democrazia nel 1983 ha assunto posizioni neoliberiste, espresse dai tagli alla spesa sociale e dalla privatizzazione delle aziende statali sotto la presidenza di Carlos Menem (1989-99). In vista delle elezioni presidenziali del 2003, il PJ si spaccò in quanto vari suoi dirigenti aspiravano alla presidenza. Furono dunque presentate diverse liste, tra le quali prevalse quella guidata da N. Kirchner, denominata Frente para la victoria o Sinistra socialdemocratica peronista, attraverso la quale Kirchner divenne presidente dell’Argentina, mentre le componenti più moderate del partito davano vita ad altri gruppi (Proposta repubblicana e Fronte giustizialista). Sostituito alla presidenza del Paese dalla moglie Cristina (2007), Kirchner divenne presidente del partito, orientandolo verso posizioni chiaramente socialdemocratiche, portandolo fuori dall’Internazionale democristiana e avvicinandolo all’Internazionale socialista. Nel 2009 la guida del PJ è stata assunta da D. Scioli.